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Alla festa dei portabandiera anche ombra Schwazer e Roma 2024

 

Roma, (askanews) -Una festa al Quirinale, una festa per la consegna della bandiera alle due atlete, due donne per la prima volta, che rappresenteranno l'Italia alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Rio, la nuotatrice Federica Pellegrini e la sprinter Martina Caironi. Una grande festa guastata dalla notizia di un nuovo controllo positivo al doping per il marciatore Alex Schwazer, oro nella 50 chilometri a Pechino che aveva appena scontato una squalifica. Fra garantismo, incertezza e rabbia, Federica Pellegrini da parte sua invoca la radiazione a vita per chi fa uso di anabolizzanti. "Secondo me questa cosa è sbagliato che intacchi un giorno come oggi. Intaccherà solo lui".Un riferimento ai comportamenti corretti arriva anche da Sergio Mattarella nel discorso dai giardini del Quirinale agli atleti azzurri che partiranno per le Olimpiadi di Rio: "Sappiamo tutti e ne sono certo anche io che la bandiera che riconsegnerete sarà stata onorata dai vostri comportamenti".Il secondo pensiero della giornata sono le nubi che si addensano sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 dopo l'elezione di Virginia Raggi al Campidoglio. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, spiega: in attesa che il sindaco finalizzi la sua giunta noi continuaiamo a lavorare."Per il resto - ha detto Malagò "io rimango all'ultima dichiarazione ufficiale pubblica fatta del nuovo sindaco, e cioè che - e da cittadino romano lo condivido - bisogna occuparsi delle cose ordinarie ma al tempo stesso non c'è pregiudizio né prevenzione nei confronti della candidatura olimpica".Nubi a parte, una festa di sport per il centinaio di atleti presenti, con gloriosi filmati del passato e tante speranze per la spedizione azzurra. Luca Pancalli, pentatleta e presidente del Comitato paralimpico italiano: "Credo che oggi ancora una volta si ha la dimostrazione che stiamo lavorando all'unisono con il presidente Malagò; io tiferò per la squadra olimpica, lui tiferà per la nostra; mi dispiace per lui perché noi vinceremo di più".