Molestie, anche la moda dice #metoo. Maschere da maiale in passerella. VIDEO
Dopo il caso Weinstein, anche l'industria della moda si fa l'esame di coscienza. E' l'inizio di una nuova era?
Alla cerimonia dei Golden Globes 2018, attrici e attori erano vestiti tutti di nero: una risposta alla chiamata fatta dal collettivo "Time's Up" (Finished), nato dopo l'affare Weinstein, per combattere contro gli abusi sessuali. Una domanda era allora sulla bocca di tutti: quando l'industria della moda, rimasta piuttosto silenziosa fino a quel momento, avrebbe lanciato il suo movimento #MeToo, seguendo l'esempio di Hollywood? In questo settore sono emerse accuse contro due grandi della fotografia, Mario Testino e Bruce Weber. Ad accusarli sono stati i modelli che avrebbero subito le loro molestie. Ma ora anche la moda scende in campo, usando Instagram più che twitter e soprattutto le sfilate.
New York Fashion Week, il movimento #metoo sale in passerella
Donne in passerella accompagnate da uomini che indossano una maschera con la faccia di un maiale. Sono modelle e persone dello show biz vittime di abusi o molestie sessuali pronte a portare la loro testimonianza per tenere alta l'attenzione sul movimento #metoo. "Questa è la settimana della moda, i riflettori sono qui. Noi stiamo facendo luce su queste donne che hanno vissuto cattive condotte sessuali", ha spiegato l'organizzatrice di questo evento, Myriam Chalek. "Non ho detto niente per un anno e mezzo", ha raccontato Susan Yin, vittima di abusi sessuali. "Ma essere qui e offrire una testmonianza aiuta a credere più in se stessi. Senza condividerla si resta imprigionati", ha concluso.