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Cronache
Brindisi, non ci sono aule: 13 bimbi a lezione in un ripostiglio. Esclusivo

Tredici bimbi a lezione in un "ripostiglio": bufera su una scuola elementare nel brindisino. Esclusivo

Non c’è cattedra, non c’è lavagna, vietato fare verifiche e vietato fare la compresenza delle maestre perché non c’è spazio. Il bimbo della seconda fila per andare in bagno deve fare alzare il compagno della prima e a malapena c’è il posto per l’insegnante di sostegno di un bimbo disabile: è questa la situazione della 4B della scuola elementare “Don Milani” di San Vito dei Normanni, nel brindisino, denunciata dai genitori all’avvocato Andrea D’Agostino.

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Il legale ha provveduto, instaurando un dialogo costruttivo, a fare un esposto al dirigente scolastico, al sindaco di San Vito dei Normanni, all’Asl di Brindisi e all’Ufficio scolastico provinciale al fine di tutelare l’interesse e la sicurezza degli alunni. Alunni che si rifiutano di andare a scuola, la mattina all’ingresso piangono perché non vogliono entrare nel “ripostiglio”, come lo chiamano, al punto che i genitori hanno ritenuto opportuno sospendere la frequentazione scolastica dei figli per dare l’opportunità all’istituto di trovare una sistemazione più adeguata.

Così, mentre nella 4B non si fanno verifiche perché non c’è lo spazio per allontanare i banchi, le maestre non possono avere la cattedra e tengono il pc sulle gambe, l’educatrice di sostegno ha difficoltà a muoversi, il dirigente scolastico risponde ai genitori che: “a seguito dei sopralluoghi effettuati sono state destinate le classi con il maggior numero di alunni alle aule più grandi e di converso, quelle con minor numero di alunni alle aule più piccole che sono risultate pienamente idonee alla destinazione (…) dalla valutazione degli esperti.” Verbale di sopralluogo richiesto dai genitori dei 13 bimbi, che fino alle 14 sono appiccicati al muro bianco del “ripostiglio”, mai pervenuto. Della vicenda è stato interessato anche il sindaco di San Vito dei Normanni, l’Asl di Brindisi e l’ufficio scolastico provinciale. Ma, a oggi, nonostante la cordialità della legittima richiesta, non sono pervenute risposte. “Trovo sinceramente mortificante il silenzio dei nostri interlocutori” dice l’avvocato d’Agostino che, per la materia, ha consultato il D. M. del 18/12/75 con le successive integrazioni.

“In fondo chiediamo che il verbale di sopralluogo possa essere messo a disposizione dei rappresentanti dei genitori di modo da dissipare ogni ulteriore dubbio sulla sussistenza delle condizioni di legge per l'aula in menzione.”

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