Ddl Zan, Fedez vs Vaticano: "Perché i preti pedofili non vengono processati?"
Il rapper sbotta contro il sistema clericale e tira in ballo gli episodi di pedofilia che nel corso degli anni si sono verificati anche tra le mura della Chiesa
Fedez, dopo la nota verbale del Vaticano contro il ddl Zan, attacca il sistema clericale
Attraverso le sue stories su instagram Fedez accusa il sistema clericale e le vicende di pedofilia che hanno negli anni coinvolto diversi preti che non sono poi stati giudicati dalla giustizia italiana. Nel documento presentato il 17 giugno, la Santa Sede ha dichiarato i contenuti del ddl Zan ora in esame al Senato un rischio per la libertà garantita alla Chiesa dall'accordo di revisione del Concordato.
"Se non avete letto l'ultima di oggi, ve la riassumo io" inizia il rapper in video. "Il Vaticano ha detto all'Italia, che se convalidate il DDL Zan, state violando il concordato tra Vaticano e Italia. Ma chi c…o ha concordato il concordato? Ma non avevamo concordato amici del Vaticano, che ci davate delle tasse arretrate sugli immobili? Stimati dall'Unione Europea in cinque miliardi? Magari dateci quei soldi che facciamo ripartire il paese, e poi venite a rompere le palle sulle leggi italiane. No? Sarebbe carino”.
Poi continua sulla laicità dello Stato italiano: "E comunque, piccolo spoiler, amici del Vaticano: siamo uno stato laico, anche se è difficile sentirvelo dire, ma lo siamo". Infine, senza mezzi termini, ricorda al Vaticano i diversi episodi di pedofilia con cui più volte negli anni ha dovuto fare i conti. "Fatemi capire", dice, "Voi potete metter il becco sulle leggi italiane, ma quando in Italia viene sgamato uno di quei preti pedofilini, mi spiegate perché non viene processato dalla giustizia italiana?". E conclude: "Spero che l'Italia colga l'occasione di far fare il suo corso alla democrazia, facendo votare il DDL Zan, ma soprattutto prendendo l'occasione per rivedere il concordato e rivendicare la laicità dello Stato".