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Cronache
Santanchè, i pm indagano anche per truffa. Da FdI la fiducia è solo a tempo

Altra indagine dei pm, la fiducia di FdI per Santanchè è a tempo

"Rischia una nuova accusa Daniela Santanché". Lo sostiene Repubblica, secondo cui "la Procura di Milano indaga ufficialmente per truffa aggravata ai danni dello Stato: un fascicolo al momento senza indagati, che potrebbe però aprire un altro fronte giudiziario per la ministra del Turismo". Come spiega Repubblica, "la vicenda nasce dalla testimonianza di Federica Bottiglione, ex manager di Visibilia".

La ex dipendente ha raccontato di aver continuato a lavorare durante il periodo Covid nonostante percepisse i contributi dell’Inps perché in cassa integrazione a zero ore. "Oltre a cercare riscontri, i pm e la Guardia di finanza dovranno capire se questo sistema riguardava anche gli altri dipendenti, una ventina in tutto". Sempre secondo Repubblica, "il fascicolo è collegato all’indagine per falso in bilancio e bancarotta che vede indagate sei persone, tra cui Santanchè, la sorella e il compagno Dimitri Kunz d’Asburgo".

Non è tutto. "Agli atti è finita pure vicenda della villa in Versilia acquistata per 2,45 milioni da Laura De Cicco, moglie di Ignazio La Russa, e dal compagno di Santanché, e rivenduta dopo quasi un’ora all’imprenditore Antonio Rapisarda per un milione in più".

Sul versante politico, la fiducia del governo nei confronti di Santanchè resiste ma potrebbe non essere eterna. Come scrive la Stampa, è "uno stillicidio di notizie che ha iniziato già da qualche tempo a innervosire i parlamentari di Fratelli d’Italia. Si lamentano, perché vedono che il loro lavoro quotidiano in Parlamento non trova spazio sui giornali, fagocitato dai guai giudiziari di Santanchè".

La Stampa cita anche il virgolettato di un anonimo componente di FdI: "Nel nostro elettorato, che significa il mondo delle Pmi, quindi imprenditori ma anche dipendenti, quello che sta emergendo non è visto bene. Aggiungiamoci pure che lei non è certo stata fra quelli che ha creduto fin dall’inizio nel progetto di Giorgia; diciamo piuttosto che è salita sulla nave quando il vento già soffiava nelle vele. E che alla prova dei voti, alle Europee del 2019, ha dimostrato di non avere chissà quale consenso personale da trasferire al partito".

Secondo la Stampa, "la premier ha posto il rinvio a giudizio come limite ultimo, prima di scaricare politicamente la sua ministra. E con un effetto domino, Santanchè potrebbe perdere anche il ruolo di coordinatrice del partito in Lombardia". Secondo La Stampa "se le indagini non si chiuderanno prima, tutti nel partito assicurano che in vista delle Europee verrebbe ulteriormente privata di agibilità politica. Un cordone sanitario che rischia di indebolire anche il presidente del Senato. L’asse tra Santanchè e La Russa è cosa nota".

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