A- A+
Cronache
Scoppia la guerra a Roma Tre. Parrotto entra in cda, ma il rettore è isolato

Scoppia la guerra a Roma Tre. Parrotto entra in cda, ma il rettore è isolato

Un senato accademico che si è trasformato, per poche ore, in un durissimo terreno di scontro. Stiamo parlando del massimo organo dell’Università di Roma Tre che si è riunito ieri: all’ordine del giorno, tra altro, c’era la nomina di due membri esterni del consiglio di amministrazione dell’ateneo capitolino. Una strana corsa, come questa testata ha già riferito, che vedeva ben 20 pretendenti per due sole poltrone, peraltro assai scarsamente retribuite. La candidatura che aveva suscitato maggiori curiosità era quella di Ruggero Parrotto. Tuttavia, l’ex direttore generale dell’ospedale romano Bambino Gesù, nonostante più di un dubbio paventato alla vigilia e un roboante parere di illegittimità sulla votazione espresso nel corso della riunione, l’ha spuntata.

Ma la sua nomina, adesso, corre il rischio di lasciare strascichi e veleni. Tanti. L’ingresso di Parrotto nel cda di Roma Tre, infatti, potrebbe costare caro al rettore, Massimiliano Fiorucci. Che, per difendere l’ex manager del nosocomio pediatrico dagli attacchi ad alzo zero, ha spaccato la maggioranza del senato accademico.

Così, se Fiorucci ha comunque portato a casa un risultato, adesso deve fare i conti con nuovi, complessi equilibri fra le varie componenti del senato accademico e non è detto che riesca a difendere il nuovo consigliere d’amministrazione a lungo. Soprattutto perché più di qualcuno, nelle prossime ore, potrebbe chiedere spiegazioni sul fatto che il parere di illegittimità sulla votazione sia stato clamorosamente ignorato, se non addirittura calpestato.

Si vedrà se la faccenda finirà a carte bollate. Frattanto, gli addetti ai lavori si pongono alcuni interrogativi e si chiedono, anzitutto, come mai Fiorucci avesse tutto questo interesse per Parrotto, manager che nel 2019 il Vaticano ha preferito allontanare dall’ospedale pediatrico contestando scelte gestionali riguardanti sia il patrimonio immobiliare sia l’assegnazione dei corsi di formazione proprio a docenti di Roma Tre. Senza tralasciare il fatto che nel suo curriculum ci fossero docenze a contratto con l’università capitolina, circostanza che avrebbe dovuto rappresentare un ostacolo alla nomina in cda.

Nessuno, a caldo, è riuscito a fornire una risposta esaustiva. Il caso, intanto, ha offerto l’occasione per alcune riflessione fra gli accademici. Gli esperti ragionano sugli effetti cagionati dalla riforma Gelmini: un provvedimento, quello del 2008, che ha introdotto, per la figura del rettore, un solo mandato della durata di sei anni. La norma, però, nata con l’obiettivo di far saltare per aria arroccamenti di potere all’interno degli atenei italiani, si sta rivelando disastrosa: ciò perché con un solo mandato, il rettore in carica, un istante dopo essere stato eletto, agisce di fatto senza dover rispondere a nessuno e, soprattutto, senza alcun interesse rispetto a una eventuale, seconda campagna elettorale. Una sorta di “imperatore a tempo” e con pieni poteri che cerca di massimizzare il ridotto tempo a disposizione. Col rischio che venga prestata maggiore attenzione agli interessi personali, un po’ meno a quelli dell’istituzione

Iscriviti alla newsletter
Tags:
rettoreroma tre
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Belve torna sul Nove e saluta la Rai? Le parole di Fagnani generano il caos

"Prima o poi ci si rivede..."

Belve torna sul Nove e saluta la Rai? Le parole di Fagnani generano il caos


in vetrina
Meteo weekend, caldo in aumento (ma non per tutti). Poi colpo di scena...

Meteo weekend, caldo in aumento (ma non per tutti). Poi colpo di scena...





motori
CUPRA lancia i nuovi Formentor e Leon

CUPRA lancia i nuovi Formentor e Leon

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.