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Cronache
"Telethon finanzia gli esperimenti sui cani": la denuncia degli animalisti

"Telethon finanzia gli esperimenti sui cani": la denuncia degli animalisti

"È iniziata la Maratona Telethon sulle reti Rai e si parla di ricerca per curare le malattie umane ma non si parla mai degli orrori che altre vite senzienti subiscono. Le parole dell'art. 9 della Costituzione, dell'art. 13 del Trattato di Lisbona, della Dichiarazione di Cambridge rappresentano tutta l'ipocrisia e la vigliaccheria umana. Il video realizzato con telecamere nascoste, riguarda la Scuola Nazionale di Veterinaria Alfort in Francia, dove i cani Beagle e Golden Retriever vengono fatti ammalare per simulare distrofia muscolare paralizzante, compresa la sua forma più acuta, la distrofia muscolare di Duchenne. Sono oggetto di studi finanziati anche in Italia dalla raccolta fondi di Telethon". E' questa la denuncia lanciata da Gabbie Vuote Firenze, associazione antispecista, per la difesa di tutti gli animali nei confronti di Telethon,  fondazione che finanzia la ricerca scientifica finalizzata a trovare una cura per le malattie genetiche rare.

TELETHON
 

L'associazione animalista mette in evidenza come nel passaggio dall’animale all’uomo quattro farmaci su cinque vengono scartati, e il 90% non supera i test clinici. "L'approccio scientifico prevede la conoscenza del modello; effettuare quindi studi sugli animali come modelli umani è un errore metodologico: la scienza si basa su uguaglianze e non su similitudini", sentenzia Gabbie Vuote. 

GUARDA IL VIDEO 



"Nel filmato, scrive Gabbie Vuote, si può vedere un cane con il muso ricoperto di vomito perché i suoi muscoli dell’esofago sono divenuti troppo deboli per permettergli di deglutire correttamente. La bava gocciola dalla bocca dei cani i cui muscoli della mascella sono quasi paralizzati. Secondo quanto riferito, alcuni muscoli degli animali sottoposti agli esperimenti sono completamente bloccati ancora prima che raggiungano i 6 mesi di età, e la metà di questi animali muore prima di raggiungere i 10 mesi. Alcuni non possono più mangiare normalmente e devono essere alimentati attraverso un tubo nello stomaco. Coloro che sopravvivono abbastanza a lungo sviluppano problemi cardiaci". 

Inoltre, sottolinea l'associazione, "un funzionario ammette che il laboratorio potrebbe perdere i finanziamenti se il pubblico dovesse vedere le condizioni dei cani, soprattutto immaginando che il loro piccolo amico possa essere un soggetto di tali torture. Il solo pensiero è insopportabile ma dobbiamo pensare che la vita del nostro cane non vale più di quella degli altri animali come la vita dei nostri bambini non vale più di quella degli altri bambini".  "Decenni di dolorosi esperimenti su generazioni di cani debilitati, che di proposito sono stati fatti ammalare, non sono riusciti a produrre una cura o un trattamento che possa invertire il corso della distrofia muscolare negli esseri umani, allo stesso modo decenni e decenni, miliardi e miliardi non sono riusciti a debellare il cancro", sottolinea ancora l'associazione che si domanda se non sarebbe meglio sostenere la ricerca scientifica che non fa soffrire gli animali.

"No ai test sugli animali", l'appello dell'associazione Gabbie Vuote

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