A- A+
Culture
Botero e la sua “arte” degenerata: un flagello per il mondo intero
Fernando Botero

Botero e l'arte degenerata 

Stiamo assistendo in tutto il mondo ad un panegirico mondiale di Fernando Botero dopo la sua scomparsa a 91 anni. Pittore colombiano conosciuto in tutto il mondo per la sua “arte” “cicciona”.

Infatti lo scaltro “artista” si era specializzato, come noto, nel disegnare e pure scolpire, orribili forme deformi (scusate il gioco di parole) di esseri umani molto grassi, incredibilmente grassi.

Un vero flagello per l’umanità avendo infestato con le sue ciccione e i suoi ciccioni il mondo intero.

Inizia a dipingere dipinti normali, influenzato dal Rinascimento italiano, in particolare Giotto e Mantegna. Ma non ha alcuna dote particolare, è un mediocre che cerca solo di sgomitare per emergere.

Poi la folgorazione, al contrario.

Gli capita di disegnare grassone e grassoni e vede che la gente ci casca e incredibilmente invece di malmenarlo gli compra gli obbrobri.

I critici d’arte, inizialmente ostili, anzi ostilissimi, fiutano l’affare modaiolo e cominciano a scriverne bene definendolo “talentuoso” parlando pudicamente di “forme dilatate”, invece di mostruose storpiature.

Ma il pittore è un furbacchione e sa che i suoi quadri sono frutto della moda, la stessa che negli Usa porta a sposare sé stessi o un aeroplano, si tratta cioè del degrado più totale della civiltà occidentale. Più si è eccessivi e cretini più si ha successo sociale.

Negli ambienti radical – chic Botero diventa sempre più noto e famoso proprio in ragione inversamente proporzionale agli obbrobri che produce a ritmo continuato, aiutato da una schiera di lavoranti a cui non è richiesto nessuna capacità artistica se non quella di disegnare corpi ciccioni.

Da bravo radical –chic poi dice l’esatto contrario di quello che poi fa:

"Credo che l'arte debba dare all'uomo momenti di felicità, un rifugio di esistenza straordinaria, parallela a quella quotidiana. Invece gli artisti oggi preferiscono lo shock e credono che basti provocare scandalo. La povertà dell’arte contemporanea è terribile, ma nessuno ha il coraggio di dire che il re è nudo” (libro di Rudy Chiappini del 1997 su di lui).

Se però infatti c’è un “artista” che preferisce lo “shock” e “provocare scandalo” è proprio lui se no non disegnerebbe gli obbrobri che produceva.

Clamorosa l’affermazione che “il re è nudo” che dovrebbe essere piuttosto riferita a sé stesso che agli altri parchè sotto la ciccia non c’è niente.

Botero non ha alcuna dote artistica, appunto è un (finto) e grasso re nudo.

È solo un furbacchione che ha trovato gonzi disposti a comprargli le schifezze solo perché è una moda, solo perché “il mondo è al contrario”, solo perché è inusuale.

I critici colombiani, in particolare di Medellin, hanno definito Botero “il più grande artista colombiano di tutti i tempi”, figuriamoci come devono essere gli altri.

 

Iscriviti alla newsletter
Tags:
botero





in evidenza
Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"

Il video

Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"


in vetrina
Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo

Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo


motori
Pirelli e Lamborghini: nuovi pneumatici per Urus SE

Pirelli e Lamborghini: nuovi pneumatici per Urus SE

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.