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Economia
Di Maio rilancia il taglio del cuneo. La lotta 5S-Lega ora è sulle tasse

Flat tax e taglio del cuneo fiscale. Ma anche quoziente familiare, sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull’Iva e spese indifferibili. Lista a cui aggiungere una indefinita correzione contabile del deficit strutturale appena promessa dal ministro del Tesoro Giovanni Tria a Bruxelles per chiudere il dossier comunitario sulla procedura d’infrazione all'Italia.

La competizione elettorale fra i due partiti di maggioranza che, dopo i migranti e le grandi opere, si è spostata sull’economia allunga l'elenco delle misure e fa salire, almeno sulla carta, il conto dei prossimi provvedimenti che il governo vuole mettere in cantiere nella prossima legge di Bilancio. Lista su cui il duo Conte-Tria dovrà tirare qualche tratto di penna e operare delle scelte. 

"I conti pubblici sono una cosa seria, mentre non sarebbe serio fare la manovra il 15 di luglio quando ancora siamo alla ricerca delle coperture. Su questi temi non si fa propaganda. La manovra si discute nelle sedi istituzionali e non al Viminale", è stato infatti l'avvertimento del presidente del Consiglio lanciato ieri alla Lega.

“Entro la fine dell'anno vogliamo disinnescare l'aumento dell'Iva, ma anche abbassare le tasse concentrandoci sul taglio del cuneo fiscale”, ha spiegato ai sindacati il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio nel corso dell'incontro con le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori a Palazzo Chigi, presieduto dal premier.

Un incontro organizzato dal capo politico pentastellato dopo che ieri era arrivata la convocazione delle parti sociali da parte del vicepremier Matteo Salvini per imporre la propria agenda politica e mediatica e spiazzare i 5 Stelle sulle poche risorse finanziare da destinare alle copertura di quella che sulla carta si presenta come una manovra mostre da circa 50 miliardi di euro.

Che la presunta pax nella maggioranza sia solo di facciata e gli schieramenti sempre in perenne campagna elettorale lo dimostra anche quanto filtra da fonti del M5S dopo l’incontro organizzato da Di Maio e Conte per bruciare Salvini. "L'impegno del ministro Di Maio è massimo e costante, in quanto incontra sindacati e aziende ogni giorno. E non lo fa per spot”, è la sottolineatura che arriva da esponenti grillini dopo l’incontro a Palazzo Chigi.



Se la scorsa settimana dopo le frenate seguite alla minaccia di procedura di infrazione da parte dei vertici Ue, aveva concesso che la tassa piatta sarebbe stata introdotta “non subito e non per tutti”, il leader del Carroccio ieri è tornato in pressing sul tema flat tax scavalcando primo ministro e ministro dell’Economia convocando al Ministero dell’Interno le parti sociali per il 15. 

Gli esponenti della Lega spiegano che per la tassa piatta salviniana che può "costare dai 12 ai 16 miliardi” le coperture sono già pronte, provenienza che però il Carroccio tiene nascosta per non “farsela rubare in casa” dai colleghi di governo.

L’obiettivo è quello d’impostare la legge di Bilancio già in estate per evitare che in autunno (entro il 15 ottobre bisogna inviare il progetto di manovra con i saldi a Bruxelles) finisca nel mirino delle critiche dell’Europa.

Sul cuneo fiscale è intervenuto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine del business forum Italia-Mozambico. "Noi da tempo stiamo sottolineando questo aspetto, cioe' la questione del cuneo fiscale, delle tasse e dei contributi sul lavoro", ha sottolineato il numero uno di Viale dell'Astronomia, secondo cui "ci sono due cose da affrontare per la prossima manovra: il nodo risorse e le priorita' che vogliamo realizzare. E' evidente che l'auspicio e' positivo. Se si riparte da salari e infrastrutture senza elevare questioni di conflitto con la Comunita' europea, questo ci aiuta. Vorrei solo far notare che appena abbiamo evitato la procedura di infrazione, lo spread e' sceso di 120 punti base, il che vale come una manovra finanziaria. Questo significa che evidentemente quando vengono meno le ragioni di conflitto con l'Ue, la situazione del Paese si normalizza e tutto diventa sostenibile".

"Abbiamo di fronte a noi - ha osservato il presidente di Confindustria - un percorso di medio termine, non possiamo fare tutto e subito. A nostro avviso, il percorso dovrebbe essere quello di capire quali sono gli effetti sull'economia reale dei provvedimenti che il Governo vuole portare avanti. Qualcuno chiaramente sarà oggetto anche di nostra proposta lunedì" nel confronto con il vicepresidente Salvini. "Vorrei sottolineare - ha precisato Boccia - che sia le cose positive che quelle negative che critichiamo, sono per noi provvedimenti del Governo e non di una parte del Governo rispetto all'altra, questo deve essere chiaro". 

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