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Economia
Dichiarazione dei redditi: ecco cosa cambia nel 2024. Tutte le novità

Dichiarazioni dei redditi: nel 2024 diverse novità in materia fiscale varate dal governo Meloni

Il governo Meloni ha varato un nuovo decreto legge in materia fiscale che prevede diversi cambiamenti per l'anno prossimo. Lo riporta Fanpage.it. Anche chi ha la partita Iva potrà usare la dichiarazione dei redditi precompilata, mentre ci saranno possibilità in più per il modello 730 che spetta a dipendenti e pensionati e per il rimborso Irpef.

Novità anche nel calendario: le dichiarazioni andranno presentate entro lunedì 30 settembre 2024, e i saldi si potranno pagare a rate fino al 16 dicembre. In più, l'Agenzia delle Entrate non potrà inviare comunicazioni né ad agosto né a dicembre.

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Partite Iva

Per quanto riguarda le partite Iva, il decreto prevede che nel 2024 anche loro potranno utilizzare la dichiarazione dei reddito precompilata. Si tratterà di una novità sperimentale, che dovrebbe essere confermata poi negli anni successivi. Resta da vedere se per chi ha una partita Iva sarà vantaggioso aderire a questo modello. In ogni caso, cambierà la scadenza per la consegna della dichiarazione dei redditi: sarà il 30 settembre 2024, e non il 30 novembre come avvenuto negli scorsi anni per le partite Iva.

Modello 730

Per quanto riguarda i dipendenti e i pensionati che presentano il modello 730, diventerà possibile verificare i dati raccolti dall'Agenzia delle Entrate prima di presentare la dichiarazione. Nel corso del 2024 arriveranno le istruzioni più dettagliate per accedere a questi dati.

Sempre l'anno prossimo potranno usare il modello 730 tutte le persone fisiche che non hanno una partita Iva, per qualunque tipologia di reddito. Non ci sarà più l'obbligo di usare il "modello redditi" persone fisiche (o Redditi pf) in alcuni casi. La scadenza per la presentazione resta fissata al 30 settembre 2024.

Rimborsi Irpef e modello F24

Per i rimborsi Irpef, chi ha redditi da lavoro dipendente potrà chiedere all'Agenzia delle Entrate di erogare i soldi direttamente, e non passando dall'azienda (e quindi dalla busta paga). Se invece non deve ricevere un rimborso, ma pagare un saldo Irpef, potrà comunque farlo senza passare dall'azienda (che normalmente tratterrebbe la differenza dallo stipendio) ma pagando con il modello F24.

Per pagare il modello F24 è possibile anche utilizzare PagoPA, la stessa piattaforma che permette di pagare la Pubblica amministrazione in altre situazioni.

Sempre per quanto riguarda il pagamento del saldo e del primo acconto Irpef, il versamento potrà essere diviso in più rate. I pagamenti potranno essere sette (finora erano sei), e l'ultima data possibile per completare il versamento sarà il 16 dicembre 2024. Le stesse tempistiche varranno anche per chi ha una partita Iva.

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