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Economia
Eni più vicina a un giacimento in Nigeria che vale 10 mld d'investimenti

Eni sempre più vicina a un giacimento in Nigeria che vale quasi 10 mld

Stanno prendendo forma le possibilità di un accordo sul giacimento offshore contrassegnato dalla licenza esplorativa Op1245, dopo l'ultima discussione tra Eni, Shell e il governo nigeriano, impegnato in una serie di incontri diplomatici che hanno toccato Londra, Parigi e Amsterdam. Questo è riportato da Mf. Sono quasi trascorsi tre mesi da quando la richiesta di risarcimento da parte della Nigeria, per un ammontare superiore a un miliardo di dollari, relativa a quella licenza esplorativa è stata ritirata. Mancano solo pochi giorni al 23 febbraio, data oltre la quale, in mancanza di un accordo, Eni potrebbe riattivare l'arbitrato internazionale avviato nel 2019 per recuperare gli investimenti nel giacimento. Attualmente, la procedura all'Icsid (Centro internazionale per il regolamento delle controversie relative agli investimenti) è sospesa.

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Per comprendere appieno la situazione, è importante ricordare che il permesso petrolifero, acquistato dalle due compagnie nel 2011 per 1,3 miliardi di dollari, è stato oggetto di una complessa battaglia legale che si è conclusa il 17 marzo 2021 con l'assoluzione completa di Eni (compreso l'ex amministratore delegato, Paolo Scaroni, e l'attuale, Claudio Descalzi) e del partner Shell dalle accuse di corruzione internazionale. In questa delicata fase, il gruppo guidato da Claudio Descalzi mantiene un profilo basso: "Nessun commento sull'attuale dialogo con i rappresentanti governativi nigeriani," è la dichiarazione ufficiale di Eni. Tuttavia, in Nigeria il tema è al centro dell'attenzione. La notizia di un presunto accordo tra Eni e Shell è stata anticipata da un giornale locale, ma è stata prontamente smentita. Tuttavia, il ministro aggiunto del Petrolio nigeriano, Heineken Lokpobiri, ha dovuto rivelare almeno parzialmente i dettagli dei negoziati, confermando che sono in corso trattative e che il presidente Bola Tinubu è interessato a raggiungere un accordo.

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L'obiettivo primario è sbloccare gli investimenti, consentendo alle compagnie petrolifere di riprendere le attività esplorative e di avanzare verso la fase di produzione, oltre a tranquillizzare altri investitori esteri interessati al settore petrolifero nigeriano. Riguardo al giacimento al centro delle trattative, Lokpobiri stima che gli investimenti potrebbero ammontare a circa 10 miliardi di dollari.






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