Il Vaticano in affari con Lapo. Le offerte anche per l'Ipo Preziosi
Gli investimenti del Centurion Global Fund, fondo con sede a Malta gestito da un banchiere ex Credit Suisse, che impiega gli oboli dei fedeli
Il Vaticano socio d’affari di Lapo Elkann. E che scommette pure sull’Ipo (la quotazione in Borsa) del colosso dei giocattoli Giochi Preziosi, gruppo del patron del Genoa Enrico Preziosi. Lo scrive il Corriere della Sera che ha messo sotto i raggi X le destinazioni dei capitali della Segreteria di Stato della Santa Sede e le operazioni con base a Malta. Certo, si passa attraverso il Centurion Global Fund, fondo con sede a La Valletta e con una potenza da fuoco da 70 milioni di euro che per almeno due terzi sono della Segreteria di Stato Vaticana, il dicastero più importante e più vicino a Papa Francesco che ha affidato a Centurion le offerte che ogni anno arrivano dai fedeli all’Obolo di San Pietro.
Ma alla fine, andando a vedere i tanti rivoli di investimento nei quali si disperdono le offerte, si può scoprire che la Santa Sede a febbraio è diventata socia di Italia Independent, azienda di occhiali e prodotti lifestyle fondata dal rampollo della famiglia Agnelli e quotata a Piazza Affari. Non un piccolo azionista, ma il secondo socio dietro allo stesso Lapo: secondo quanto scrive il Corriere il fondo Centurion ha sottoscritto nuove azioni a 2,35 euro, per un totale di 6 milioni di euro a cui corrisponde il 25% del capitale e ha comprato ancora.
Un investimento che però è in perdita visto che in Borsa il prezzo di contrattazione (circa 1,7 euro) è inferiore di circa 65 centesimi al prezzo di carico. Il quotidiano di Via Solferino ricostruisce poi che a guidare il veicolo d’investimento che a fine 2018 perdeva il 4,61%, circa 2 milioni in gran parte finiti ai manager come commissioni, è Enrico Crasso, 71 anni ex banchiere del Credit Suisse, titolare a Lugano di Sogenel Holding che è punto di riferimento di molte operazioni finanziarie. Banker che ha avuto un ruolo centrale nello scandalo dell’acquisto del palazzo di Sloane Avenue a Londra, operazione orchestrata dal finanziere Raffaele Mincione e su cui sta indagando la magistratura vaticana.
Fra gli altri investimenti dei soldi del Papa spiccano i 10 milioni per 14% di New Deal, società in cui Enrico Preziosi ha appena conferito l’11,7% di Giochi Preziosi, colosso che dopo l’Ipo, scrive una clausola del contratto d’investimento, dovrà “consentire consentire alla società di beneficiare del ricavato del collocamento”. Altri 4 milioni, scrive ancora il Corriere, sono serviti a finanziare la produzione di film come l’ultimo “Men in Black” e la biografia di Elton John, “Rocketman”.
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