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Economia
'Sold out' sulle aste Btp, spread giù. Alla faccia di Juncker e Moscovi


Corre Piazza Affari, migliore listino del Vecchio Continente, grazie al tutto esaurito registrato dalle aste del Tesoro sui Btp (da complessivi 6,5 miliardi) con rendimenti in sensibile calo. Milano chiude così in rialzo dello 0,82% mentre lo spread scende a 261 punti base e, a livello globale, si scalda il greggio con il Wti che balza del 3,3% a 52,8 dollari (ieri era scivolato del 4,3% ai minimi da cinque mesi) dopo che due petroliere sono state attaccate nel Golfo dell'Oman.

A Piazza Affari brilla Diasorin (+3,5%) che torna a salire dopo il passaggio a vuoto legato al nuovo piano; acquisti anche su Azimut (+2,9%) e Leonardo (+2,1%) dopo la commessa da 300 milioni firmata col Ministero della Difesa. Tornano gli acquisti anche Tenaris (+1,7%) grazie al caro greggio. Bene anche Enel (+1,7%) che torna sui massimi da 11 anni e Italgas (+0,7%) all'indomani del piano mentre in coda al listino c'e' il comparto della moda con Ferragamo in calo dell'1,2%. Sul mercato valutario, l'euro torna sotto la soglia di 1,13 con il dollaro che si e' rafforzato e scambia a 1,127. La moneta unica e' indicata inoltre a 122,29 yen (da 122,787) mentre il rapporto dollaro/yen si attesta a 108,44 (da 108,46).

TITOLI STATO: MEF, DA INVESTITORI ESTERI 64% RICHIESTA BTP 20 ANNI - Al collocamento del nuovo BTP a 20 anni - con scadenza 1° marzo 2040 e tasso nominale annuo del 3,10% - "ha preso parte una platea estremamente diversificata di investitori, con una presenza rilevante di investitori esteri, pari a circa il 64%, mentre quelli domestici si sono aggiudicati il restante 36%". Lo comunica il Mef, illustrando i dettagli dell'emissione del nuovo titolo, una operazione alla quale hanno partecipato all'operazione circa 230 investitori per una domanda complessiva pari a quasi 24 miliardi di euro. Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante è stata sottoscritta da quelli residenti in Gran Bretagna (circa il 37%). Il resto del collocamento è stato distribuito in larga parte in Europa continentale (circa il 23%), ed in particolare in Germania/Austria/Svizzera (9%), in Spagna (5%), nei paesi scandinavi (4%), in Francia (2%), mentre il restante 3% è stato collocato presso altri paesi europei (il più rilevante dei quali è stato il Portogallo con una quota di circa l'1%). Al di fuori dell'Europa, gli investitori statunitensi si sono aggiudicati circa il 2% dell'emissione, mentre il restante 2% circa dell'ammontare complessivamente emesso è stato collocato presso investitori asiatici e del continente americano (soprattutto Canada e Messico).

I fund manager si sono aggiudicati circa il 49% dell'emissione, mentre circa il 30% è stato sottoscritto da banche. Da segnalare una partecipazione importante degli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo, che hanno acquistato oltre il 9% (in particolare circa il 6% è andato a fondi pensione e assicurazioni mentre circa il 3% è stato assegnato a banche centrali e istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato circa il 12%. La transazione - ricorda il Mef- è stata effettuata tramite la costituzione di un sindacato di collocamento composto da Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A, Morgan Stanley & Co Int. PLC, NatWest Markets PLC, Nomura Int e Société Générale Inv. Banking, che hanno partecipato in veste di lead manager, mentre tutti gli altri Specialisti in titoli di Stato sono stati coinvolti come co-lead manager dell'operazione.

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