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Economia
Trapani pronto a entrare nel capitale e nel board di Tages Holding

Francesco Trapani torna in pista: attraverso un aumento di capitale (sottoposto al via libera di Banca d’Italia) il manager ex Bulgari ed ex Clessidra rileverà il 9% di Tages Holding divenendone il vice presidente esecutivo ed ottenendo un posto nel board, dove già siedono i soci Umberto Quadrino (presidente di Tages Holding e responsabile degli investimenti nel settore dei fondi per infrastrutture), già amministratore delegato di Edison, Panfilo Tarantelli (Ceo di Tages Holding e della controllata Credito Fondiario), ex vicepresidente di Citi Europe, Sergio Ascolani, ex responsabile delle attività bancarie di Citi in Italia, e Salvatore Cordaro (Chief investment officer di Tages Capital Llp), ex capo delle gestioni di portafoglio del Credit Suisse.

Per i pochi che non lo sapessero Trapani è il figlio di Lia Bulgari ed è stato amministratore delegato dell’omonima gioielleria romana, in cui era entrato nel 1981, dal 1984 quando si consumò la rottura tra gli zii Gianni, Nicola e Paolo Bulgari con l’uscita del primo (andato poi a occuparsi di Fila e quindi a collaborare con Salvatore Ferragamo per realizzare le linee di gioielli Futurista, Vara e Gancino, nel 2011) e la divisione del controllo del gruppo tra Nicola e Paolo, al 2011 quando il gruppo fu ceduto a Lvmh.

Francesco aveva 27 anni, una laurea in economia a Napoli e un master in business administration a New York, Bulgari aveva cinque negozi monomarca e fatturava 70 miliardi di lire: la mossa sembrò un azzardo, ma i risultati diedero ragione a Nicola e Paolo, visto che nel marzo 2011, quando il gruppo venne acquistato dal colosso mondiale del lusso Lvmh, Bernard Arnault non esitò a valutare il gruppo italiano 4,3 miliardi di euro, con un premio del 61% rispetto alle quotazioni correnti del titolo in borsa ed oltre quattro volte il fatturato 2010 di Bulgari (1,069 miliardi di euro). Dopo il passaggio di Bulgari sotto insegne francesi Francesco Trapani ricoprì per 3 anni il ruolo come Chairman e Ceo della Divisione Orologi e Gioielli, rimanendo per ulteriori 2 anni consigliere di amministrazione del gruppo Lvmh ed advisor dello stesso Arnault, prima di occuparsi di asset management e private equity in Clessidra Sgr (di cui è stato presidente sino a settembre scorso).

Tages Holding, da parte sua, è la holding di controllo di un gruppo bancario che si occupa di asset management e attività bancarie. Le prima sono curate da Tages Capital Llp, cui fa capo un patrimonio superiore ai 2 miliardi di euro gestito tramite fondi hedge, seeding e fondi Ucits alternativi, e da Tages Capital Sgr, cui fanno capo fondi per infrastrutture (in particolare il fondo Tages Helios, con un portafoglio di impianti fotovoltaici da 157 megawatt).

Le attività bancarie fanno invece capo al Credito Fondiario (Fonspa), rilevato nel 2013 da Morgan Stanley e specializzata nel debito “distressed”, con oltre 4,5 miliardi di euro di crediti di varia tipologia (performing, non performing, crediti commerciali e fondi di fondi), che lo scorso anno rilevò un portafoglio di crediti deteriorati da 203 milioni di euro da Banca Etruria e che in queste settimane è impegnato insieme al fondo Atlante a definire l’operazione di dismissione delle sofferenze di Mps. Francesco Trapani oltre che nel board della holding entrerà anche nei Cda delle tre società operative: Credito Fondiario, Tages Capital Sgr e Tages Capital Llp.

Secondo quanto dichiarato da Panfilo Tarantelli, Trapani si impegnerà in prima persona per far crescere il business del gruppo Tages, anche se al momento non è stato indicato a favore di quale attività o società dedicherà specificamente le sue competenze. Da Tages, considerato un “salottino d’affari” dato in buoni rapporti con l’entourage del premier Matteo Renzi (tra i consiglieri indipendenti del board di Tages Holding vi è il banchiere fiorentino Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del board della Bce ed ex presidente di Snam, attualmente presidente e membro del Cda di Societe Generale e di Chianti Banca), erano usciti negli ultimi mesi Piero Gnudi (sostituito alla presidenza di Fonspa da Vittorio Grimaldi, fondatore e presidente di uno dei più noti studi legali italiani) e Jean-Baptiste de Franssu, amministratore non esecutivo di Tages Llp, poi nominato presidente della banca vaticana, lo Ior.

Luca Spoldi

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