Esteri

Brexit, nuova lite fra Bruxelles e Londra

Riferimento dantesco sui promotori della Brexit da parte del Presidente del Consiglio europeo che scatena un botta e risposta feroce tra Bruxelles e Londra. Queste le parole testuali di Tusk: «Mi chiedo come sia il girone dell’inferno che attende le persone che hanno promosso Brexit senza avere nemmeno una minima idea sul come portarla a termine in modo sicuro», la dichiarazione è arrivata nella conferenza stampa congiunta col premier irlandese Leo Varadkar.
 
Tusk ha aggiunto che l’Unione Europea non ha alcuna intenzione di riaprire i negoziati con il Regno Unito sull’accordo raggiunto a novembre su Brexit, come invece vorrebbe fare la prima ministra britannica Theresa May in seguito alla bocciatura del Parlamento Britannico. Domani il Primo Ministro May sarà a Bruxelles e Tusk spera che la prima ministra proponga delle «soluzioni realistiche per superare l’impasse». La replica è stata affidata alla leader dei Tories alla Camera dei Comuni Andrea Leadsom, probabile successore di May, che ha definito le parole di Tusk "offensive e vergognose".
 
Non è mancata poi la risposta del promotore numero 1 di Brexit, Farage, il quale non è andato morbido: "Dopo la Brexit ci libereremo di bulletti non eletti e arroganti, sarà come essere in paradiso" a sostegno anche il deputato unionista del Dup Sammy Wilson: "il Presidente del Consiglio europeo è un "demoniaco euromaniaco".




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