A- A+
Esteri
Ue, frontiere aperte a 15 paesi, non agli Usa. In Italia resta la quarantena

Via libera alla Cina ma solo in caso di reciprocità, stop invece a Usa, Russia e Brasile. Lo hanno deciso i governi degli Stati membri della Ue che hanno approvato, via procedura scritta, l'elenco di quindici paesi i cui cittadini saranno autorizzati a viaggiare in Europa a partire da domani 1 luglio.

I governi dei 27 hanno approvato un elenco di paesi la cui situazione epidemiologica legata al Covid-19 è considerata sufficientemente sicura. La competenza sulla riapertura dei confini resta comunque in mano a ciascuno Stato membro e quella di Bruxelles è solo una indicazione orientativa e non vincolante giuridicamente.

L'Italia ha votato a favore dell'approvazione della lista, mentre secondo alcune fonti, Svezia e Polonia si sarebbero astenute. L'elenco dei paesi i cui cittadini sono ammessi nell'Ue e nell'area Schengen a partire da domani comprende Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Tailandia, Tunisia e Uruguay.

Nella lista c'è anche la Cina, ma solo a condizione che Pechino accetti i cittadini dell'Ue nel suo territorio. Come era prevedibile alla vigilia del voto, date le condizioni sanitarie, gli Stati Uniti, il paese più colpito dalla pandemia con 125.928 morti per quasi 2,6 milioni di casi, sono esclusi dall'elenco, che dovrebbe essere aggiornato ogni due settimane. Secondo Bruxelles non potranno arrivare in Europa nemmeno i cittadini di Brasile, Russia, India, Turchia e Israele. Il Regno Unito non è stato interessato dalle restrizioni ai viaggi deciso dalla Ue a marzo.

Coronavirus: Speranza, resta quarantena arrivi extra Schengen

L'Italia sceglie la linea della prudenza e mantiene in vigore l'isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria per tutti i cittadini provenienti dai Paesi extra Schengen. La misura si applica nel nostro Paese anche ai cittadini dei 14 Paesi individuati dall'Ue nella "lista verde", da e per i quali ci si puo' muovere liberamente da domani. E' questo il contenuto dell'Ordinanza firmata oggi dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Nel testo si aggiunge anche la comprovata ragione di studio ai motivi che consentono l'ingresso nel territorio nazionale. Le altre motivazioni per l'arrivo in Italia sono le comprovate esigenze lavorative, i motivi di salute e l'assoluta urgenza. "La situazione a livello globale resta molto complessa. Dobbiamo evitare che vengano vanificati i sacrifici degli italiani negli ultimi mesi". Queste le parole del ministro dopo la firma dell'ordinanza.

Commenti
    Tags:
    coronaviruscoronavirus newscoronavirus viaggieuropaeucinausastati unitirussiabrasile





    in evidenza
    La nuova paladina di Fratelli d'Italia. Francesca Giubelli insidia Giorgia Meloni

    Protagonista alla convention di Pescara

    La nuova paladina di Fratelli d'Italia. Francesca Giubelli insidia Giorgia Meloni

    
    in vetrina
    Meteo weekend, caldo in aumento (ma non per tutti). Poi colpo di scena...

    Meteo weekend, caldo in aumento (ma non per tutti). Poi colpo di scena...


    motori
    Tesla: Musk licenzia i dirigenti senior, nuovi tagli della forza lavoro

    Tesla: Musk licenzia i dirigenti senior, nuovi tagli della forza lavoro

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.