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Giovani, laureati, renziani: nuove leve del Pd che vogliono cambiare l'Italia

Nel PD soffia una ventata d’aria fresca e nuova. In un momento storico delicato in cui le vecchie glorie tentano disperatamente di mantenere i privilegi politici a costo di andare contro il proprio partito, ecco che emergono giovani leve a portare idee e visioni moderne e innovative, in politica come nell’amministrazione pubblica. È il caso di Andrea Lembo, che si candida a governare Campagna, la sua città in provincia di Salerno. Figlio di un magistrato, laureato in Giurisprudenza con una tesi in lobbing e decisione pubblica, e un Master alla Luiss in relazioni istituzionali, lobbing e comunicazione d'impresa, il trentatreenne Andrea Lembo s’inserisce nella tradizione dei Renzi, Macron e Trudeau, “giovani, carini e presidenziali”. Dall'immagine mediaticamente vincente ma anche forti di titoli di studio rilevanti, così da non essere soltanto dei meri frontmen. Uomini di forma, ma soprattutto di sostanza.

Ci parli di lei, avvocato Lembo, come nasce la sua passione per la politica e come riesci a conciliarla con la professione legale?

Ho iniziato ad appassionarmi alla politica da giovanissimo, iscrivendomi a uno dei partiti fondatori del Pd. La militanza mi ha insegnato molto, in particolar modo che la politica è lavoro di squadra, sudore, idee. Con il tempo la mia passione per la politica si è intrecciata con i miei studi e, dopo, con la mia professione.

Anche l'avvocato - come il politico - deve avere grande capacità di ascolto dei problemi dei suoi assistiti, per ricercare le migliori soluzioni possibili. Così, credo che l'esperienza in entrambi i campi possa fornire la sensibilità necessaria ad affrontare in maniera seria e ponderata le sfide all'orizzonte.

Come si colloca all’interno del Pd e quale candidato ha appoggiato alle primarie?

Come alle passate primarie, anche stavolta ho sostenuto convintamente Matteo Renzi. Ritengo che la sua visione innovatrice e progressista sia ciò che serve al nostro Paese. Soprattutto, mi hanno convinto le politiche adottate nel campo dei diritti civili, della lotta alla criminalità e allo sfruttamento e il recupero della credibilità internazionale del nostro Paese.

C’è qualche ambito in cui vorrebbe un maggior impegno da parte del Pd?

Al mio Pd chiedo più attenzione sulle questioni del lavoro, della scuola e degli investimenti, in special modo nel Sud Italia. Se è vero che il Paese cresce se cresce prima il Mezzogiorno, è anche vero che occorre una politica che si occupi davvero della questione meridionale, con particolare attenzione alle fasce più deboli.

Alle amministrative di domenica il M5s ha riportato una clamorosa sconfitta. Cosa ne pensa del Movimento Cinque Stelle, di cui la sua fidanzata – Anna Rita Leonardi Ndr – è una nota “castigatrice” sui social?

Non amo parlare del M5S. Credo che l'incantesimo che hanno creato in questi anni e che ha colpito molte persone stia mano mano scomparendo attraverso la verità dei fatti, come dimostra il risultato delle amministrative. Grillo ha creato un partito azienda in cui comanda su una classe dirigente in gran parte formata da incompetenti o improvvisati, fondata sull'assunto che la politica non richieda uno sforzo di studio e approfondimento. L'assenza di democrazia interna, unita alla presunzione di autosufficienza, rappresentano il loro principale limite che li rende lontani anni luce dalla mia visione politica.

Come andranno i ballottaggi, secondo lei?

L’esito delle consultazioni ha evidenziato un ritorno allo schema classico del bipolarismo: ciò significa che il PD convince se è forza di aggregazione nel campo progressista. Quindi mi auguro che i ballottaggi ci consegnino la vittoria delle forze alternative alla destra, insieme al messaggio che la buona politica esiste e parla, di nuovo, il nostro linguaggio.

Prima ha citato la visione politica, a tal proposito qual è il motivo che l’ha spinta a candidarsi a sindaco del suo comune? In cosa si sente diverso dagli altri e che tipo di progetto ha in mente per i suoi concittadini?

Ho sempre pensato che se qualcosa non funziona bisogna rimboccarsi le maniche e metterci la faccia, senza limitarsi alla critica sterile. Sono legato alla mia città in un modo profondo. Qui voglio continuare a vivere, qui voglio far crescere i miei figli, e penso che il dovere di chi fa politica sia quello di provare a migliorare la vita di chi ha intorno. Questo è il mio obiettivo, e penso di avere cuore, mente e mani per farlo. Il nostro progetto per Campagna (mio e di quelli che lo stanno costruendo con me) consiste nel restituire autorevolezza e dignità a questa città, innanzitutto offrendo ai giovani la possibilità di costruirsi un futuro nella propria terra, a partire dalla valorizzazione delle risorse ambientali, culturali e turistiche che possediamo. Il nostro impegno e le nostre energie saranno dedicate a trasformare Campagna in un esempio di vivibilità e benessere diffuso.

Si sente pronto ad amministrare la sua città? Se dovesse definire un suo pregio e un suo difetto?

Sicuramente tra i miei pregi riconosco la determinazione, il coraggio, L' intraprendenza, la voglia di fare ed un grande senso del dovere. Per quanto riguarda i difetti direi L' Ostinazione, La puntigliosità, un eccesso di zelo in tutte le cose, la testardaggine e l'irruenza. 

Per quanto riguarda la prima domanda, credo che per essere un bravo amministratore occorra avere una grande capacità di ascolto e una visione politica che superi l'ordinaria amministrazione. Una visione, insomma, capace di trasformare i problemi in opportunità e disegnare armonicamente il cambiamento della comunità. Sì, mi sento pronto ad interpretare, insieme a molti altri, la stagione politico-amministrativa più entusiasmante che si sia vista negli ultimi 20 anni.

Si sa che la famiglia e gli affetti sono importantissimi per chi voglia intraprendere una carriera politica. Quanto ha inciso su di lei l'educazione ricevuta dai suoi genitori? E che prospettive ha per il futuro con la sua compagna che milita nel suo stesso partito?

Il rispetto è il primo valore che i miei genitori mi hanno trasmesso, assieme alla consapevolezza che nella vita i risultati si ottengono al prezzo del sacrificio e della dedizione. Da mio padre ho ereditato un profondo senso delle Istituzioni e il valore sacro dell'impegno civile. Da mia madre ho appreso il senso pratico nella vita di tutti giorni ed il significato autentico della parola 'famiglia'.

Anna Rita, che ha citato prima, rappresenta la sintesi perfetta di questi valori, per cui il nostro futuro in realtà è un presente in continuo divenire. Uno dei nostri grandi punti di forza è l’impressionante quantità di interessi in comune, dai libri alla musica fino alla passione per la politica. Per noi stare insieme è la cosa più naturale del mondo, e non potrebbe essere diversamente.

 

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