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Marketing
Ricavi record per Candy nel 2016, ma la famiglia Fumagalli punta al raddoppio

È davvero un momento magico quello che sta attraversando Candy. L’azienda della famiglia Fumagalli, pur mantenendo solidi legami con le proprie radici italiani, continua a crescere a livello internazionale e ha chiuso il bilancio del 2016 superando la soglia del miliardo di euro di ricavi.

La crescita è del 13,2% rispetto al 2015, ma ancora più stupefacenti sono le prospettive per l’immediato: entro il 2021 conta di raddoppiare il suo già ingente fatturato.

Per il 2017 è previsto un incremento dei ricavi del 10%, integrando una proposta commerciale  che si snoda tra i suoi vari brand (Candy, Hoover e Rosières tra i principali), nei quattro segmenti strategici che rappresentano il core dell’offerta del gruppo: lavaggio, elettrodomestici da incasso, piccoli elettrodomestici e la refrigerazione.

A sostenere la crescita di Candy sono anche accordi come la joint-venture siglata lo scorso marzo con l’azienda cinese Meiling, tra i leader nella produzione e distribuzione di elettrodomestici, che apre le porte ad un mercato davvero sterminato: ora si punta a vendere quattro milioni di lavatrici nei prossimi tre anni di attività in Cina, nonché ad avviare una collaborazione strategica nel campo della refrigerazione in Europa.

Ammontano a 150 milioni di euro gli investimenti previsti nel piano industriale 2017/19, per rilanciare l’innovazione che rappresenta un punto di forza del gruppo, il quale punta sempre più sull’IoT, nella convinzione che il futuro asset di ogni azienda sarà il numero di utenti connessi, e su prodotti di elevata tecnologia come Candy Watch&Touch, il modernissimo forno dotato di touch screen e telecamera interna, che guida anche l’utente meno avvezzo passo per passo.

Sono altrettanto notevoli i progetti di investimento sul marketing e la comunicazione nei confronti dell’utilizzatore finale, definita “la nostra ossessione” da parte dei fratelli Giuseppe Fumagalli, CEO di Candy, e Aldo Fumagalli, Head of Washing and Smartness Business Sector.

Nello stesso piano industriale è previsto di accrescere sempre di più la presenza aziendale in Russia e Medio Oriente e, proprio per raggiungere questo genere di obiettivi, è stata introdotta la posizione del Chief Commercial Officer (CCO) del Gruppo, affidata a Sammy Levit, già Head of Continental Europe: ora sono sotto la sua responsabilità anche le nuove “frontiere” del business dell’azienda con sede a Brugherio, in provincia MonzaBrianza.

“La continua evoluzione dei mercati e delle dinamiche commerciali richiede uno sforzo continuo da parte nostra per avvicinare i nostri settori di business ai mercati e ai consumatori, ai quali intendiamo una gamma di prodotti sempre più rispondenti alle loro preferenze di acquisto e utilizzo”, ha spiegato Giuseppe Fumagalli.

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