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Ascolti tv, Lucarelli ad Affari: "Mammucari a Ballando senza di me sparirebbe"
Selvaggia Lucarelli 

Ballando con le stelle, Selvaggia Lucarelli: "Mai unire  lavoro e famiglia, io e Giorgia Meloni possiamo capirci"

"È troppo aggressiva e fa sempre polemica". Nell'ultimo periodo, sono queste le espressioni più utilizzate dagli utenti dei social per descrivere il personaggio di Selvaggia Lucarelli a "Ballando con le stelle", in onda su Rai 1. Così, la giornalista e opinionista televisiva, conscia del sentiment che aleggia verso di lei, commenta con eleganza il caso con Affaritaliani.it senza nascondere le proprie perplessità.

“I miei interventi vengono spesso criticati dai telespettatori perché visti come polemici”, spiega la giornalista. “Ma - continua - quel che cerco di fare è tentare di fare un'analisi più approfondita, quasi psicologica, di chi mi trovo davanti. Altrimenti, sai che noia a giudicare solo come la gente mette il piede o fa una presa? Dai...”, afferma la giudice.

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“Credo, comunque, che le cose siano cambiate. È vero, appena arrivata a ‘Ballando’, il pubblico di Rai 1 mi aveva accolta con grande ostilità”, ammette. “Ogni giorno guardavo i post sui social e, in quasi tutti i commenti, c’era chi diceva che fossi maleducata. Certo, avevo indubbiamente un tipo di registro e linguaggio diverso dagli standard del programma; sono sempre stata un po’ provocatoria, ma non mi si può dare della maleducata solo perché dico cose scomode”, sostiene Lucarelli.

“Ma come dicevo, le cose ora sono diverse. Io starei stufando il pubblico del programma? Tutto il contrario”, sostiene. “C’è sicuramente, ancora, chi mi vorrebbe morta, ma c’è un’enorme fetta di pubblico che invece mi dà grande sostegno”, dice la giudice del programma di Rai 1. Ma c'è anche chi insinua che Lucarelli segua solo le indicazioni della Rai, rispettando una sorta di personaggio antipatico. “Nessuno mi ha mai dato ordini su come mi debba comportare all’interno del programma. Anzi, credo che i piani alti avrebbero timore a darmi indicazioni su come debba muovermi (ride, ndr)”.

Ma non è solo il popolo del web e dei giornali a mal vedere alcuni giudizi “troppo aggressivi” della giornalista. Come ha scritto ieri Affaritaliani.it all'interno di un'analisi sugli ascolti televisivi del programma, ad averle puntato il dito contro è stato Teo Mammucari che, durante l’appuntamento di sabato 4 novembre, ha affermato che proprio questo suo comportamento sta determinando un calo negli ascolti.

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“Quest’anno c’è chi attacca ancor prima che il giudice parli", rintuzza. "Non è Mammucari a essere vittima di una giuria severa, siamo noi giudici a essere bersagliati delle sue battute. Così come anche gli altri concorrenti e la stessa conduttrice. E poi, immagini un Mammucari a cui tutti dicono ‘bravo’. Senza le mie provocazioni l’interesse verso di lui sarebbe durato tre puntate…”. Tra l’altro, Lucarelli ci tiene a smentire categoricamente che ci fosse del tenero tra i due, come l'ex conduttore delle Iene ha fatto pensare in una precedente puntata di "Ballando" alludendo a una cena romantica. 

Comunque, nonostante la stagione sia ancora lunga, Lucarelli pensa già al futuro. “Certo, sono un elemento prezioso per il programma, ma non insostituibile; io rimarrei. Quest’anno mi sto divertendo molto, non come l’anno scorso”, ammette. “L’innesto del mio fidanzato (Lorenzo Biagiarelli, ndr) nel programma non è stato affatto una buona idea. Meglio non mescolare mai il lavoro con la famiglia, in questo mi sento molto vicina a Giorgia Meloni…”, scherza la giudice di “Ballando”.

Ma non è tutto. La giornalista è infatti finita sotto i riflettori anche per la stop improvviso al suo podcast “Il Sottosopra”, edito da Chora Media. “Devo ammettere che mi è dispiaciuto molto”, confessa. “La notizia non è stata neanche data a me, ma al mio agente, solo dieci giorni prima della messa in onda”, rivela. “Avevo sentito poco prima l’azienda ed eravamo d’accordo sul ritorno del podcast. Per iniziare questa avventura ho dovuto abbandonare la radio, mondo nel quale mi trovavo molto bene. È stato abbastanza traumatico, anche perché il progetto stava avendo successo essendo tra i podcast più ascoltati”.

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Permane comunque il “giallo” sulla motivazione della chiusura. “La chiamata è arrivata il giorno del mio primo post sul conflitto a Gaza. C’è chi sostiene che si sia trattato di uno stop dovuto a motivazioni politiche, al contrario della versione dell’azienda che addita il tutto contro mere questioni economiche”, spiega.

Infine, Lucarelli regala anche un’anticipazione sul suo percorso con Chora: “Malgrado lo stop improvviso, non è stato strappato nessun contratto. Tornerò con nuovi podcast. Non saranno più giornalieri come ‘Il Sottosopra’, ma tornerò”.

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