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Blockchain per la sanità, sviluppi rivoluzionari

Si parla da tempo degli utilizzi che si potrebbero fare della blockchain, grazie alla possibilità di avere sicurezza dei dati e controllo degli stati in maniera decentralizzata, quindi sanza la necessità di utilizzare intermediari Uno di quelli più promettenti potrebbe sicuramente essere quello della Sanità, da tempo alle prese con problemi di gestione e di controllo dei costi e lentezze procedurali. Ecco allora che su questo punto la tecnologia dei “blocchi” potrebbe giocare un grande ruolo per il processo gestionale e di controllo dei dati nella sanità, generando dei benefici potenzialmente enormi. Uno dei suoi possibili utilizzi, ad esempio, potrebbe essere quello di verificare l’identità digitale del paziente, tenere traccia della cronologia delle prescrizioni mediche, delle somministrazioni di farmaci e della relativa assunzione delle terapie.

La tecnologia Blockchain, infatti, permette di creare e gestire un grande database distribuito per la gestione di transazioni condivisibili tra più nodi di una rete; ogni nodo è chiamato a vedere, controllare e approvare tutte le transazioni creando una rete che permette la tracciabilità e l’immodificabilità di tutte le transazioni registrate ed entrate a far parte della “catena”. Ciascun blocco, a sua volta, è anche un archivio per tutte le transazioni e per tutto lo storico di ciascuna transazione che, proprio per essere approvate dalla rete e presenti su tutti i nodi della stessa, sono immodificabili, grazie all’uso di strumenti crittografici che garantiscono la massima sicurezza di ogni transazione, Anche per questo la blockchain poi potrebbe risolvere i problemi di contraffazione dei farmaci. Secondo alcune stime, si calcola che almeno il 10% dei farmaci nel mondo sia contraffatto, inclusi i medicinali salvavita, con potenziali danni per il paziente. La blockchain, in questo senso, garantisce la certezza sulla provenienza del farmaco ed evita le contraffazioni. Una simile tecnologia sarebbe anche di grande aiuto al cosiddetto turismo sanitario, fenomeno molto diffuso nel nostro paese. Essa, infatti, consentirebbe ai medici di un paziente che si reca in una struttura lontana dalla sua città di residenza di avere accesso a tutto ciò che serve per poter gestire un processo di cura immediato. Lo stesso discorso vale, ovviamente, anche a livello internazionale: la blockchain avrebbe impatto sulla globalità degli individui, introducendo probabilmente dei sistemi di cura estremamente più efficienti e riducendo di molto i costi di gestione.

Il paziente grazie alla blockchain avrebbe modo di avere un pieno controllo dei suoi dati sanitari avendo facile accesso a tutta la sua storia clinica e potendo anche eventualmente accettare di mettere a disposizione questo suo “database” personale per istituti di ricerca e case farmaceutiche, ricevendo magari un controvalore in denaro, in cambio di dati che potrebbero essere utilizzati per effettuare studi e ricerche maggiormente approfonditi su determinate patologie. Con la blockchain, infatti, si potrebbe facilmente avere accesso a tutta una serie di dati storici di anamnesi, come per esempio quante e quali medicine abbiamo preso e perché. Quante volte ci siamo ammalati e in che periodo. Come cambia nel corso degli anni il nostro peso e la nostra pressione del sangue. Si tratta, di fatto, spiega Edoardo Marcozzi, fondatore della società specializzata in materia Chainside, «di una sorta di fascicolo sanitario elettronico tramite cui il paziente può rendere accessibile tutta la sua storia clinica.

La complessa tecnologia che ne è alla base è pronta ma la strada è ancora lunga, servono investimenti per creare una cultura in materia tra gli operatori della sanità». In Estonia un sistema sanitaria basato sulla blockchain già esiste, per averlo in Italia l'impressione è che, come dice Marcozzi, la strada da fare sia ancora molta. Quando invece il nostro paese come dice Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Tech “dovrebbe essere capofila di questa rivoluzione tecnologica, perché il nostro Sistema sanitario nazionale è costantemente sotto pressione a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Rispondere ai bisogni di salute dei cittadini richiede una conoscenza approfondita delle loro esigenze e questo adesso è possibile attraverso indagini sanitarie verificate, i cui dati sono a prova di fake news grazie alla Blockchain: una vera e propria catena della fiducia».

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