Il Giornale e quelle opportunità politiche:Silvio fa dietrofront sulla vendita
Marcia indietro della famiglia Berlusconi: il Giornale, la storica testata che l’ex premier controlla attraverso il fratello Paolo (con il 57,1% del capitale) e la Mondadori (il gruppo presieduto da Marina Berlusconi e guidato da Ernesto Mauri ha in portafoglio ha 36,8%, ma è in fuga dall’editoria), non si vende.
Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti
Dopo aver chiuso la redazione romana del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti e avviato contatti con potenziali compratori tanto che i rumors si rincorrevano sul mercato, il fondatore di Fininvest ha deciso di rivedere la decisione presa a maggio di quest’anno valutando positivamente l’opportunità di continuare a mantenere il controllo, seppur indiretto, del quotidiano.
Lo scrive Milano Finanza, secondo cui dopo mesi di
valutazioni tra manager e azionisti e di trattative abbozzate, l’evoluzione della situazione politica nazionale, la rivendicazione di un ruolo guida anti-sovranista fra i liberali di Centrodestra da parte di Forza Italia e di un eventuale ritorno alle urne (scenario per il momento scongiurato dall’accordo di governo 5S-Pd) sarebbero i motivi che hanno spinto Silvio Berlusconi a non mettere sul mercato il gruppo editoriale che nel 2018 ha chiuso il bilancio con una perdita di 9,63 milioni (interamente coperta dai versamenti in conto capitale).
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