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Intel, cosa significa l'accordo con Arm e perché c'entra Apple

Intel investe sul mobile

E per farlo ha chiuso un accordo con Arm, azienda britannica che produce semiconduttori. In pratica Intel compra un pezzo della produzione di una concorrente. Ma perché? Il mercato dei semiconduttori è ricco e lo sarà sempre di più.

Come sottolineato dalla stessa Intel nel comunicato che annuncia l'accordo con Arm, nel 2020 ci saranno 50 miliardi di dispositivi connessi. Attraverso i chip. Un comparto nel quale Intel compete con Samsung e Tsmc. Allo stesso tempo, il core di Intel (i pc) continua a stagnare e non sembra dare segni di ripresa. In un certo senso, quindi, l'accordo con Arm è un brutto segnale: Intel sta cercando di migliorare i conti esplorando altri business. Allo stesso tempo è un indizio di come il gruppo intenda cambiare pelle.

Recuperare il terreno non sarà semplice. Intel (e Arm), per cominciare, produrranno chip per LG. Ma la grande opportunità potrebbe coinvolgere Apple. Pochi mesi fa si era vociferato di un accordo tra la Mela e Intel per la produzione di chip modem. Apple, però, avrebbe già chiuso un accordo per la fornitura di chip A11 a 10 nanometri Finfet con Tsmc. Sarà quindi la società di Taiwan ad animare i prossimi iPhone 7 e 8. Ma lo spazio non manca. Apple è solita distribuire la produzione di silicati tra più fornitori, per evitare una eccessiva dipendenza da un partner e per affrontare meglio le variazioni della domanda. Intanto Intel collaborerà con LG, facendo i conti con la produzione di chip a potenza ultra-bassa ma a volumi imponenti.  

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