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MediaTech
Pubblicità, Upa: crescita del 3% nel 2016, anche con la Brexit

Il mercato della comunicazione sta trainando la crescita del Paese. Il Pil e i consumi oscillano intorno al +1% mentre per fine anno e' attesa una crescita degli investimenti in comunicazione tripla, ossia il +3%. "Facciamo fatica a comprendere la magnitudo dello shock della Brexit, e' aumentata l'incertezza, ma proprio per questo dobbiamo cercare di non fluttuare tra isteria e cupezza, tenere il punto sui fondamentali e continuare a investire".

Con questo scenario il presidente dell'UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, ha aperto l'assemblea annuale degli investitori pubblicitari. Sassoli ha toccato molti temi economici: per spingere i consumi, ha proposto un piano di tax credit di 100 milioni per gli investimenti incrementali sulla stampa e 400 per l'intero comparto della comunicazione, perche' "cio' raddoppierebbe l'attuale propensione al consumo".

La banda larga e' l'asse centrale su cui far crescere i consumi", ha proseguito il presidente, "attraverso l'e-commerce e le startup, che valgono circa il 4% del PIL, ci potrebbero essere 30 miliardi di ulteriori ricavi per le imprese". Per quanto riguarda Auditel, Sassoli ha confermato il completamento della road map per la sostituzione del panel e il reclutamento del nuovo Superpanel, e che a breve partira' la sperimentazione per l'allargamento della misurazione ai nuovi device digitali/mobili in un radicale processo di innovazione che favorira' la sperimentazione e la crescita del sistema televisivo.

Sulla misurazione delle audience radiofoniche e' stato "apprezzato lo sforzo compiuto dagli editori di costituire un tavolo comune", tuttavia l'UPA "auspica che siano impiegate tecnologie volte a una rilevazione piu' puntuale e precisa della radio". L'evoluzione in corso di Audiweb e' stata citata come un elemento essenziale della futura intersecazione delle ricerche sulle audience, che deve comprendere anche tutta la parte social in cui i consumatori sono molto attivi.

Il programmatic buying e' stato definito "una buona opportunita', che ha tuttavia bisogno di piu' trasparenza e regole condivise" e Sassoli ha lanciato la proposta ai centri media e alle concessionarie di scrivere insieme a UPA un "libro bianco sugli investimenti digitali". Sulla Rai, il presidente di UPA ha detto che gli investitori pubblicitari: "si aspettano una Rai coraggiosa che scuota le convenzioni mescolando stili e culture, teche e contemporaneita', una Rai che diventi finalmente una digital media company con un'offerta integrata, personalizzata e ubiqua".

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