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Medicina
Il governo massacra la salute, Upa: "I tagli a rimborsi ci danneggiano"
Medici

Ambulatori e polimabulatori: "Sospendere nuovo nomenclatore tariffario, tagli a rimborsi ci danneggiano"

"Il taglio sul tariffario così operato costituisce un vero e proprio danno alla salute di tutti i cittadini, già abbastanza gravata dalla pandemia da Covid-19, in quanto propone dei rimborsi al di sotto del costo degli stessi materiali. Per questo si è chiesta una sospensione di almeno 6 mesi dell'applicazione del nuovo nomenclatore tariffario, per poter verificare la correttezza dei tagli effettuati, al fine di non dover dare per deceduto il diritto alla salute, costituzionalmente tutelato dall'articolo 32". E' l'appello che arriva dall'Upa, l'Unione ambulatori e poliambulatori, che riunisce le principali sigle di settore delle strutture private e accreditate che erogano esami e prestazioni.

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Ieri si è tenuto al ministero della Salute un nuovo incontro proprio sul nuovo nomenclatore tariffario nazionale tra i rappresentati di Upa (il rappresentante regionale di Confapi Sanità e Salute Mariastella Giorlandino, il presidente di Anisap Valter Rufini, il presidente di FederLab Italia Gennaro Lamberti e il presidente di Fnob Vincenzo D'Anna. E del ministero (il capo di Gabinetto del ministro, Marco Mattei; il capo della segreteria politica del sottosegretario Marcello Gemmato, Ettore Ruggi d'Aragona; il capo della Segreteria tecnica del ministro della Salute, Mara Campitello).

"La mancanza di lungimiranza di chi ha fatto i conti - rimarca l'Upa - si denota anche dal fatto che non ci si è resi conto che questi tagli incidono negativamente anche per le strutture ospedaliere pubbliche, già colpite da deficit macroscopici, gravando ancor di più sulle tasche di noi italiani chiamati a risanare il debito pubblico. Tali tagli impediscono alla sanità privata, costituita da 8mila laboratori e poliambulatori presenti su tutto il territorio nazionale, di fornire una medicina del territorio equa e di qualità. La sanità privata convenzionata costituisce una risorsa capillare del territorio a tutela dei cittadini, poiché l'unica in grado quotidianamente di dare risposte diagnostiche ai cittadini anche a distanza di due ore, tempestività necessaria soprattutto per le patologie gravi. Purtroppo queste decisioni del ministero della Salute lasciano basiti e interdetti perché contrari alla tutela della sanità italiana. Per tale ragione richiederemo ad Agenas il parere espresso su tale nuovo nomenclatore tariffario".

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