Milano
Addio Alfano, addio Ncd. Prove di scissione a Nord

Che cosa sta succedendo al Nuovo Centrodestra in Lombardia? Pare proprio che ormai la scissione, latente, sia cominciata
di Fabio Massa
Che cosa sta succedendo al Nuovo Centrodestra in Lombardia? Pare proprio che ormai la scissione, latente, sia cominciata. Del resto, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, i mal di pancia erano fortissimi da tempo. Un travaglio continuo, che alla fine ha partorito Milano Popolare per Parisi, e poi Varese Popolare, e poi chissà, forse semplicemente Italia Popolare. Di fatto, però, Ncd a Milano non esiste più, se non sulla carta. La campagna elettorale sotto la Madonnina, per gli uomini di Lupi e non solo, è qualcosa di molto di più che una corsa ad accaparrarsi un seggio a Palazzo Marino. E’, doverosamente, un’operazione politica di più alta portata, di portata nazionale. E’ l’ultimo strappo rispetto alla linea politica di Angelino Alfano, sempre meno difendibile nel capoluogo lombardo. E’ uno strappo meditato, organizzato. L’idea è quella di ripartire dai territori. Collocazione naturale: il centrodestra.
Renzi? Partita finita, quella ormai è “roba” di Angelino, che ha un partito sempre più a trazione sudista, lontana dalle istanze del nord produttivo da sempre più vicino all’esperienza di Comunione e Liberazione, al mondo della sanità privata, al mondo della piccola e media imprenditoria con la Compagnia delle Opere. E questo mondo, o almeno la parte che ne rimane dopo la grande diaspora frutto del dissolvimento del sistema creato da Formigoni e dall’imporsi così di quello legato invece da Maurizio Lupi. Appunto, Maurizio Lupi. Lui dovrebbe essere il leader di questa formazione. Pare improbabile che, pur essendosi candidato capolista, scelga di rimanere a Palazzo Marino. Ma l’essere capolista è un messaggio politico forte. In alternativa, comunque, se tutto dovesse naufragare, per lui pare ci sia un posto già pronto. Ma nella galassia di Regione Lombardia.
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