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Amazon: firmato l’accordo con Cgil, Cisl e Uil
Amazon: a Milano la protesta dei driver

Amazon: firmato l’accordo con Cgil, Cisl e Uil

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - Si è chiusa con un accordo la vertenza dei lavoratori della filiera Amazon in Lombardia che ha visto unitariamente impegnati Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil nello sciopero del 26 febbraio 2019, culminato nel presidio unitario che ha visto anche la partecipazione di Maurizio Landini.

“La vertenza denunciava un incremento dei pacchi delle consegne con carichi di lavoro insostenibili per i lavoratori – si legge in una nota sindacale - che nelle prime settimane del 2019 vedeva i driver di Amazon consegnare fino al doppio di pacchi giornalieri di un driver del settore.  Carichi di lavoro prodotti da una crescita delle quote di mercato acquisite da Amazon senza che a questo corrispondesse una crescita proporzionale di lavoro stabile e di qualità. Tra le numerose tematiche dell’accordo il testo prevede:

1. il ripristino delle corrette relazioni industriali e si inserisce in una serie di accordi che da due anni hanno visto il Sindacato e le associazioni di rappresentanza delle imprese impegnate ad un’armonizzazione delle condizioni di lavoro in tutte la filiera Amazon. Attraverso un’interlocuzione permanente codificata con le Rappresentanze Sindacali Aziendali le aziende si impegnano a recepire le problematiche inerenti l’organizzazione e i carichi di lavoro che saranno di volta in volta segnalate, così da prevenire eventuali contenziosi.

2. Il rispetto delle percentuali stabilite dal contratto nazionale Trasporto Merci e Logistica per l’utilizzo dei contratti a termine e di somministrazione.  Questo rappresenta un punto qualificante dell’accordo considerato l’uso che in passato è stato fatto di queste tipologie contrattuali nei momenti di picco della produzione.

3. Il riconoscimento di un diritto di priorità dei lavoratori a tempo determinato o part-time in caso di trasformazioni a tempo indeterminato o/e full time.

4. Dal 1 luglio 2019 verrà istituito un premio di risultato costruito tenuto conto di indici di qualità del servizio offerto. Questo punto dell’accordo rappresenta una novità nel settore dell’e-commerce perché sperimenta uno strumento che dovrebbe incentivare la qualità del servizio offerto e la professionalità dei lavoratori riequilibrando la spinta dell’azienda a favorire la quantità di merce consegnata.

5. La promozione di formazione rivolta ai lavoratori per aumentarne la professionalità compreso corsi specifici di Guida Sicura.

6. Un sistema di regole certe per i lavoratori sull’addebito di eventuali danni ai mezzi. Un passo in avanti considerata l’assenza di regole su questa tematica.

Questo accordo (che verrà sottoposto a valutazione dei lavoratori Amazon della Lombardia entro il 10 giugno) ci fa fare un importante passo avanti nelle condizioni di lavoro e insieme ai precedenti accordi di filiera dimostra ancora una volta che il Sindacato confederale rappresenta un lavoro in continuo cambiamento, affermando in maniera inequivocabile che lo sviluppo delle piattaforme digitali deve essere accompagnato da regole certe e diritti inalienabili delle persone. Un punto di partenza che, oggi regola la filiera di Amazon, ma che lancia una speranza per tanti lavoratori di Amazon impiegati dentro i magazzini del colosso dell’e-commerce”.

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