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Milano
Ambrogini d’oro, Sala: "Milano allontana l’Italia dalla decrescita"
Beppe Sala

Ambrogini d’oro, Sala: "Milano allontana l’Italia dalla decrescita"

Il discorso del sindaco alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti. "Siamo una fune d’acciaio che tiene l’Italia saldamente ancorata all’Europa, ma anche all’Oriente, al Mediterraneo, al Nord e al Sud America"

Nel suo discorso alla cerimonia di consegna degli Ambrogini d'oro, la massima onorificenza consegnata dal Comune di Milano nel giorno in cui si celebra il patrono della citta', Sant'Ambrogio, il sindaco ha anche ricordato Silvia Romano, la giovane cooperante milanese rapita in Kenya. "A proposito di buone notizie ne vorremmo ricevere una al piu' presto - ha detto Sala -. Quella della liberazione di Silvia Romano, lo dico perche' alcune associazioni che operano in Africa e che oggi ricevono l'Ambrogino lo hanno dedicato proprio a lei". "Silvia tutta Milano e' con te e ti vuole libera subito", ha concluso Sala. 

 

CHI SONO I PREMIATI

Chef stellati, ma anche studiosi e reduci della deportazione e della resistenza: sono15 le benemerenze che il comune di Milanoanche quest'anno ha conferito ai milanesi illustri, titoli meglio conosciuti come Ambrogini d'Oro. È rimasta esclusa Chiara Ferragni, l'influencer sposata con il rapper Fedez, che era stata proposta da Forza Italia, ma che non ha superato il tante, frose troppe, polemiche sul suo conto. Si sono invece aggiudicati l'onorificenza il cantante Elio, leader delle Storie Tese, il cui nome era stato rifiutato qualche anno fa, e lo psicanalista lacaniano Massimo Recalcati.

Fra le star dei fornelli Massimo Bottura, chef stellato dell'Osteria francescana di Modena e lo chef Claudio Sadler, titolare dell'Osteria di Porta Cicca, in Ripa di Porta Ticinese. Figurano tra i nomi anche Marco Alloisio, responsabile dell'Unità Operativa Chirurgia toracica Humanitas; Andreina Rocca Bassetti; Filippo Crivelli, regista teatrale e lirico; Alberto Fontana, presidente del Centro NeMO, Alberto Mantovani, medico e immunologo e Simona Polo.

Fra gli studiosi spicca il giurista e magistrato Fabio Roia e per l'arte il ballerino di danza classica Jacopo Tissi, 23 anni stella del Bolshoi, poi tornato alla Scala di Milano. Milanesi che hanno portato lustro alla città con la loro testimonianza di vita sono la deportata 85enne Anna Szore'nyi nata a Fiume e sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz; la partigiana Laura Francesca Fabbri Wronowski, nipote di Giacomo Matteotti, che aderì alla resistenza già dai primi giorni, combattendo sull'appennino ligure e oggi ha 94 anni. Infine per il mondo dell'economia Diana Zanè, presidente del gruppo Ivri.

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