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Milano
Casino di Campione, nuovi guai: 4 indagati tra cui il sindaco
Il casinò di Campione

Casino di Campione, nuovi guai: 4 indagati tra cui il sindaco

Campione d'Italia, è sempre più caos: la Procura di Como ha pronta una nuova accusa per bancarotta preferenziale che investe i vertici della casa da gioco, gravata da debiti per 90 milioni di euro, ed il Municipio dell'enclave italiana sul lago di Lugano, a sua volta vicino al crac sull'onda lunga della voragine del casinò. La nuova indagine è relativa a tre milioni di euro che sarebbero stati presi in prestito dalla banca e che invece di essere destinati ad investimenti sono finiti a loro volta inghiottiti nella spirale di debiti. Quattro gli avvisi di garanzia, come riporta il quotidiano Il Giorno: gli indagati sono Marco Ambrosini, amministratore unico del casinò dal 28 giugno, Roberto Salmoiraghi, il sindaco coinvolto in qualità di rappresentante del socio unico e due funzionari della Banca popolare di Sondrio, in concorso fra loro, Domenico Ramanzina, direttore della filiale di Campione, e Fulvio Maxenti, responsabile dell’ufficio affidamenti.

La banca aveva concesso al casinò un mutuo da tre milioni, che avrebbe dovuto essere usato per il progetto di Villa Mimosa, edificio comunale da mettere a disposizione della casa da gioco e riservato in particolare ai facoltosi clienti orientali. Invece, 2 milioni e 600mila euro sono stati versati al Comune come acconto sui versamenti obbligatori fortemente in ritardo, mentre il resto della somma sarebbe tornata indietro alla banca come pagamento della rata del mutuo.

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