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Milano
Friday for Future, polemiche per il globo in fiamme in Duomo

Friday for Future, polemiche per il globo in fiamme in Duomo

Non è priva di polemiche la giornata di manifestazioni del Friday for Future, organizzata in occasione del terzo Global Strike. Anche a Milano giovani e studenti sono scesi in piazza per sostenere la causa ambientalista. Il momento clou, quando sul sagrato di piazza Duomo è stato bruciato un pianeta di cartapesta alto 2 metri. "Questo è il simbolo del nostro mondo che sta bruciando, come dice Greta Thunberg la nostra casa è in fiamme e noi la vogliamo salvare. Non c'è un pianeta B, salviamo questo qui", hanno urlato al microfono gli speaker. Il gesto è stato trovato inopportuno da qualcuno, con qualche polemica che è stata sollevata per una azione considerata, almeno in senso lato, violenta e forse anche irrispettosa, dato il contesto del luogo in cui è avvenuto il rogo. Ma soprattutto, come ha riconosciuto la stessa Miriam Martinelli, portavoce del movimento italiano, per bruciare il globo di cartapesta  "abbiamo inquinato un po', ma nulla rispetto a governi e multinazionali". E del resto sempre di una manifestazione si è trattato: in passato altri cortei di altri promotori hanno visto mettere in scena azioni anche più eclatanti di questa.

In tarda mattinata si è unito al corteo anche il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha dimostrato di voler ascoltare con interesse le istanze dei giovani. Ma la sua presenza è stata accolta molto tiepidamente. Così Miriam Martinelli: "Se scende in piazza ci deve dimostrare di fare qualcosa sennò nessuno gli darà mai retta. Comunque non lo fischieremo, non vogliamo che ci sia violenza verbale"

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