A- A+
Milano
(In)giustizia, la condanna arriva dopo 8 anni. Quando il pedofilo è già morto

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.10 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

C'era una volta l'assurdo. Il pezzo di oggi che voglio assolutamente citare, è del Corriere della Sera, e in particolare di Elisabetta Andreis. Bravissima collega, racconta una storia incredibile. Un uomo, un manager di livello, induce una ragazzina a spogliarsi in chat, via web. La adesca. Sta per incontrarla ma la mamma di lei scopre tutto, e lo denuncia. Dopo otto anni otto, e già qui c'è il primo scandalo, arriva la sentenza di primo grado. Otto anni per dire che è un pedofilo. La ragazza, 13enne al tempo della violenza, ora ha 21 anni. Ma ha le ferite ancora aperte, nell'animo. Vuole chiudere quella storia. L'uomo è stato condannato. L'avvocato del pedofilo condannato fa ricorso in Appello. Automaticamente. E che cosa succede? Succede che solo allora si scopre che l'uomo è morto un anno prima della sentenza. Un anno prima della sentenza. E' morto, ma nessuno se ne era reso conto. Capite che questa storia è assurda? Ma che giustizia è quella che arriva dopo otto anni e neppure si rende conto che l'imputato è morto. Incredibile.

Commenti
    Tags:
    giustiziacondannapedofilia






    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.