I Hate Milano

di Mister Milano

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I Hate Milano
Peppino e i militari in piazza. Dove è la Milano progressista? I HATE
Giuseppe Sala in versione “Bastardi senza gloria”

Se c’è un simbolo della Milano di De Corato, quella Milano contro cui, alle elezioni di qualche mese fa, è stata scatenata una Guerra Santa, sono proprio i militari mandati a pattugliare le strade. La Milano progressista, in tutto il suo variopinto universo, ha infatti sostenuto da sempre che sicurezza non vuol dire militarizzazione, che la Cultura, gli eventi, insomma, la partecipazione sono l'antidoto migliore al degrado.

Eppure è bastato un accoltellamento in via Padova per far indossare la mimetica al Sindaco Peppino che ha promesso l'arrivo delle Truppe Alleate per difendere via Padova, un quartiere "ormai fuori controllo". La sua parola d'ordine, in campagna elettorale, era "periferie, periferie, periferie". E' dunque questa la sua rivoluzionaria proposta per le periferie? E' questa la Milano che aveva in mente? E' questo quello che le periferie si meritano?

Noi eravamo rimasti che via Padova era NoLO - Nord di Loreto - un quartiere multietnico in piena "gentrificazione". Scopriamo ora che si tratta invece di un pericolosissimo territorio di confine dove spedire l'esercito. E scopriamo anche, per la seconda volta, che viene messo in scena lo stesso spettacolo. Anche nel 2011 Pisapia fece una campagna tutta improntata alla Cultura e rivitalizzazione delle periferie tramite essa: peccato che l'anno successivo, nel 2012, arrivarono i soldati.

Ora la storia si ripete: pochi mesi dopo la chiamata alle armi contro le terribili forze del male tutte ordine e distintivo, ecco l'arrivo dei militari, ecco la messa in pratica della medesima logica. Stavolta però è diverso, perché stavolta a far la differenza sono stati 17 mila voti pescati tra uomini e donne sinceramente di sinistra, la cui idea di città e periferia non ha nulla a che vedere coi soldati armi alla mano agli angoli delle strade.

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Vorremmo quindi sapere l'opinione di Limonta, di Luca Gibillini, e già che ci siamo della famosa "Squadra", quella che - come da video del Terzo Segreto Di Satira - dovrebbe "vigilare". Che ne pensa, per esempio, l'Assessore Majorino di questa (ennesima) svolta? La ritiene coerente con l'idea di città che lui ha in mente? Si riconosce nell'immagine dei mitra di fianco ai passeggini?

Quanto al Sindaco Peppino, ci permettiamo di dargli un consiglio. Se, tra un selfie e l'altro, ha voglia di un po' di azione, gli suggeriamo di togliersi la mimetica e indossare la tuta blu, e lavorare per risolvere un VERO problema delle periferie, ovvero il Ponte degli Artisti di Porta Genova: la città di Expo, con i padiglioni sono stati tirati su a tempo record, non merita una fine così kafkiana di uno dei suoi centri nevralgici. E se gli serve una mano, può sempre chiedere aiuto ai soldati.

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