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"Il codice di Giuda": il nuovo romanzo del giallista Fabrizio Carcano
Il codice di Giuda

"Il codice di Giuda": il nuovo romanzo del giallista Fabrizio Carcano

Arriva oggi nelle librerie milanesi e lombarde  ‘Il codice di Giuda’, edito da Mursia Editore, l’ultima fatica letteraria del 45enne giallista milanese Fabrizio Carcano, giallista prolifico che dal 2011 ad oggi ha sfornato nove romanzi noir, tutti ambientati nella Milano di oggi, con un taglio esoterico/religioso, con approfondimenti storici e artistici, in particolare su Leonardo da Vinci o altri personaggi che a Milano hanno regalato fascino e mistero.Nel ‘Codice di Giuda’, Carcano - già ribattezzato il Dan Brown milanese per via del successo del suo primo romanzo Gli Angeli di Lucifero (il più scaricato nel 2017 dai lettori milanesi nelle metropolitane nell’ambito dell’iniziativa ‘Milano da leggere’, con 17mila download in 80 giorni) - porta alla luce dei suoi lettori alcuni passi del Vangelo aprocrifo attribuito al discepolo traditore Giuda Iscariota, in una trama serrata che si svolge nel marzo 2018, tra le strade del centro di Milano e alcuni passaggi nella Martesana e in Valtellina, nella caccia ad un insolito assassino che uccide richiamandosi al più oscuro e controverso dei testi vangelici.

“Si tratta di un testo gnostico, scritto in lingua copta nel IV secolo, rinvenuto nel 1978 in Egitto, interpretato e divulgato soltanto a partire dalla fine degli anni Novanta, e su cui ancora è in corso un dibattito accademico e canonico. Questo Vangelo ribalta completamente la visione canonica che abbiamo di Giuda, da traditore a discepolo prediletto e così devoto da accettare di immolarsi, di sacrificare la sua persona e il suo nome, costringendosi ad una dannazione eterna, accettando la richiesta che gli fa lo stesso Gesù di venderlo ai suoi nemici e aprirgli la strada verso il martirio e il calvario sul Golgota. E’ un testo di cui finora sorprendentemente si è parlato pochissimo”, racconta Carcano che nel romanzo ne riprende alcuni significativi passi.

Ma il taglio religioso, nel Codice di Giuda, si affianca a quello cronachistico contemporaneo, perché Carcano inserisce nelle sue 260 pagine alcune vicende di cronaca nera realmente accadute a Milano e in Lombardia, con un evidente richiamo al terribile delitto di Lidia Macchi, avvenuto vicino a Varese nel 1987, un delitto a sfondo religioso che per trent’anni ha avuto contorni oscuri e confusi.

“Ma si tratta per l’appunto solo di richiami, perché ancora una volta ogni riferimento a fatti e persone è da intendersi come puramente casuale e privo di attinenza con la realtà”, si affretta a precisare Carcano, che in questo 2018 era già uscito in libreria a giugno con il noir In Nome del Male, un altro giallo milanese a tinte oscure, ambientato tra Milano e le valli bergamasche, di può essere considerato una sorta di ‘sequel’ de In Nome del Male, anche se l’indagine è scollegata dalla precedente, pur restando in un ambito dove fanatismo, peccato e devozione si fondono e si confondono, degenerando nel maligno.

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