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Qc Terme alla conquista degli Usa. L'intervista al ceo Andrea Quadrio Curzio

 

Il Gruppo termale lombardo macina numeri da record e segna una crescita a due cifre. "Nel prossimo futuro, dopo l'apertura di NYC, ci piacerebbe aprirne 2 all'anno in Nord America, dove stimiamo ci sia la possibilità di realizzarne fino a 20". Ecco l’intervista esclusiva dell’inviata speciale di Affaritaliani.it Krystel Lowell (www.theshowear.com) al numero uno del Gruppo QC Terme Andrea Quadrio Curzio. 

Andrea Quadrio Curzio, classe 1969, due figlie di 13 e 2 anni. Un top manager low profile, ma con la grinta e la lungimiranza di Ray Kroc. Insieme al fratello Saverio ha creato e portato al successo il Gruppo QC Terme, leader del benessere in Italia con 8 centri termali e 4 Hotel di lusso e che ora strizza l’occhio all’America.

Qc Terme. Nel nome c’è l'essenza del sogno familiare che si è realizzato partendo da Bormio in Alta Valtellina. Come è nata questa avventura?
Dopo la Laurea in Legge e un’esperienza di 6 anni nello studio legale Capurro di Milano, nel 2001 ho deciso, insieme a mio fratello Saverio, di restaurare e rilanciare i vecchi e decaduti Bagni di Bormio (hotel e centro termale) che nostro padre Pericle acquistò nei primi anni ’80. In quel momento il nostro sogno ha preso vita ed è nata QC Terme. QC è l'acronimo di Quadrio Curzio e lo abbiamo aggiunto nel 2007 come tributo alla storica impresa di costruzioni di famiglia di cui avevamo appena ceduto il ramo lavori.

Oggi QC Terme è il Gruppo leader in Italia nel settore benessere. Nel 2016 ha superato i 70 milioni di ricavi con 700 addetti e oltre 1 milioni di presenze. Qual è il vostro modello di business?
Il nostro modello si ispira alle Terme Imperiali dove gli antichi romani si recavano per “rinascere nel corpo e nello spirito”. Un luogo di salute, ma anche di divertimento e relax dove gli utenti possono trascorrere piacevolmente il loro tempo libero. Il nostro bacino di utenza sono soprattutto le aree metropolitane dove il livello di stress è particolarmente elevato.

Quanto conta il team nel vostro successo?
La squadra è fondamentale. La nostra prima linea di manager è formata da 6-7 fuoriclasse che abbiamo avuto la fortuna di incrociare sulla nostra strada. Con loro condividiamo i meriti e i successi raggiunti fino ad ora. Puntiamo molto su di loro per la prossima fase di espansione.

Bormio, Pré Saint Didier e Montebianco, Milano, Torino, Roma, San Pellegrino, Pozza di Fassa. 8 Centri e 4 Hotel. Quali i progetti futuri?
Quest’estate aprirà il nostro primo Centro all’estero, in Francia, a Chamonix. Nel 2018 sbarcheremo nella “Big Apple” sulla spettacolare Governors Island, nella baia di New York City dove si incontrano l’Hudson e l’East River. Proprio di fianco alla Statua della Libertà. Questa scelta all’internazionalizzazione darà quella spinta ulteriore per le successive espansioni. Il progetto newyorchese è nato ben 6 anni fa. Non abbiamo lasciato nulla al caso, è stato studiato il tutto con la massima attenzione e nei minimi dettagli. Siamo pronti a conquistare il Nord America. Nel prossimo futuro, dopo l'apertura di NYC, ci piacerebbe aprirne 2 all'anno in Nord America, dove stimiamo ci sia la possibilità di realizzarne fino a 20. Porteremo l’Italian style oltreoceano.

Cosa significa essere il CEO del primo Gruppo Termale in Italia? Grandi soddisfazioni, ma anche grandi sacrifici…
Amo il mio lavoro, non penso alle cariche, ma a ciò che bisogna fare giorno per giorno. La mia attività mi ha dato la possibilità di conoscere nuove persone e mi ha offerto grandi opportunità. Il sacrificio maggiore lo fanno soprattutto mia moglie e le mie due figlie che sono comprensive e mi supportano nello spirito. 

Da avvocato ad imprenditore… Un messaggio ai giovani che vogliono mettersi in gioco e fare impresa.
Fare l’imprenditore è la cosa più bella del mondo! Ne vale sempre e comunque la pena. Solo mettendosi in gioco si possono realizzare i sogni. Il risultato è importante, ma ancora di più il percorso per raggiungerlo. Gli errori e le sconfitte sono fondamentali, il successo è pericoloso, bisogna tenere sempre i piedi attaccati al terreno. Mi piace citare il Grande Seneca: “La Fortuna non esiste. Esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione”. Non bisogna mai smettere di cercarla.

 

 

 

 

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