Milano, stop di Passera a Parisi: "No grazie. Io non faccio inciuci"
"No grazie. Non faccio inciuci". Così Corrado Passera, leader di Italia Unica e candidato al ruolo di sindaco di Milano, risponde su Affaritaliani.it a Stefano Parisi, candidato del Centrodestra. Sempre su Affari (clicca qui per leggere l'intervista), l'uomo scelto da Salvini e Berlusconi per sfidare Sala aveva chiesto a Passera di collaborare con lui in vista delle elezioni amministrative di giugno.
"Quella che propongono Parisi e Sala non è la Milano che i milanesi vogliono: in entrambi i casi si tratta di cartelli elettorali tenuti insieme da interessi di partito. E i candidati sindaci sono gli esecutori degli interessi dei partiti", argomenta Passera.
"Nel caso di Parisi - prosegue Passera - ci sarebbero addirittura come capilista i leader nazionali delle rispettive formazioni, da Salvini a La Russa passando per false liste civiche che nascondono ipocritamente posizioni incompatibili a livello nazionale. Un cartello elettorale nel più classico stile della vecchia politica senza tener conto né di valori né di programmi: specchietto per le allodole per guadagnare voti candidando persone che poi, occupandosi della politica nazionale, non seguiranno Milano, ma condizionerebbero il Sindaco in tutte le sue decisioni".
"Io - conclude Corrado Passera - sarò, al contrario, un sindaco libero e non condizionabile da nessun partito. Come unico interesse avrò quelli dei milanesi come dimostrano le mie proposte sul lavoro, la sicurezza e l'autonomia di Milano".