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Milano
Redditi, l’affondo del M5S. Corrado: “Noi normali loro no”
Gianluca Corrado

di Fabio Massa

Gianluca Corrado è il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. E guadagna ogni anno meno di 40mila euro. “Per la precisione, dichiaro circa 38mila euro - spiega ad Affaritaliani.it - A questi manager da oltre 400mila euro l’anno chiedo solo una cosa: cosa potrete mai capire di come vive la gente normale come me?”. L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Gianluca Corrado, andiamo subito al punto. L’anno scorso quanto ha dichiarato al fisco?
Ho dichiarato poco meno di 40mila euro. Circa 38mila lordi. Non è un segreto. Dopodiché questi dati devono far riflettere.

In che senso?
Nel senso che quando Stefano Parisi presenterà il suo 730 avrà una cifra anche più alta rispetto a quella di Sala, questo è sicuro. E si pone la questione politica di come soggetti come questi, che guadagnano dieci volte più di me, che sono una persona normale, possano davvero pensare di comprendere come vive la gente comune. Io ho due figli, e con il reddito di mia moglie, che lavora, arriviamo a una cifra per mantenerli dignitosamente. Ma non siamo esenti dai problemi quotidiani delle persone. Loro questa visione non ce l’hanno.

Facciamo discorsi pauperistici…
Macché. Diciamo solo che non possono capire le necessità del loro elettore medio. Come fanno a comprendere qualcosa che non vivono? Noi conosciamo le fatiche della gente comune perché siamo gente comune. Loro no. E su questo non c’è tema di smentita.

Cambiamo argomento. E’ cambiato qualcosa dopo la morte di Gianroberto Casaleggio?
Da un punto di vista organizzativo assolutamente no. Devo dire che, come avete letto tutti, tra poco avremo finalmente un soggetto giuridico. Il garante rimarrà il solo Beppe Grillo, mentre Davide, il figlio di Gianroberto, continuerà a fare il suo lavoro serenamente alla Casaleggio…

Lei ha visto Davide?
Ovviamente sì. Ci siamo incrociati. Se poi la domanda è se ci siamo visti e seduti a un tavolo per fare pianificazione strategica, la risposta è no. Io ho il supporto della comunicazione da Roma, e poi siamo sempre stati molto indipendenti e lo continueremo ad essere. Siamo noi a dettare i tempi e i modi della campagna, ovviamente in coordinamento con le altre città e gli altri candidati.

A proposito degli altri candidati, che cosa ne pensa delle polemiche sulla Raggi a Roma.
Se si riferisce alle polemiche sulla sua prestazione professionale, dico che sono strumentali. E’ una prassi. Se uno fa diritto societario è una prassi che il legale dello studio possa essere nominato amministratore della società. Dove sta il problema?

Dobbiamo aspettarci l’emersione di “casi scottanti” nel suo mestiere di avvocato?
Anche io collaboro con uno studio, quindi i clienti non sono miei. Ma intendiamoci bene: sono un penalista, e ho fatto anche casi di penale nero, ma nulla che possa essere tirato fuori dal cilindro e non ho curato casi che possano interessare la politica.

Delinquenti?
Ripeto: sono un penalista. Che cosa si aspetta, che non operi in casi che comprendano reati anche gravi?

Ultimo argomento: il rap. Lettera43 scrive che nasconde una frattura tra la base e i regionali.
Non è vero nulla. Lavoro quotidianamente con Stefano Buffagni ed Eugenio Casalino e tutti gli altri. Non ci sono spaccature tra di noi. In passato ci sono state discussioni, ma oggi sono state tutte appianate. Lavoriamo serenamente insieme. Abbiamo superato molte fasi difficili. Anzi, vorrei dire che stiamo organizzando un progetto per ascoltare e proporre idee per tutta l’area metropolitana…

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

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gianluca corradom5s







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