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Milano
Regione Lombardia, nuova legge funeraria: sì ai cani nella tomba dei padroni

Regione Lombardia, approvata la nuova legge funeraria

"Un provvedimento innovativo, che qualifica i servizi per i familiari e congiunti dei defunti, responsabilizza gli operatori all'insegna della trasparenza, garantisce nuove opportunità occupazionali specialistiche". L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commenta così la nuova legge sulle attività necroscopiche, funerarie e cimiteriali approvata oggi dal Consiglio regionale. "Si tratta di un provvedimento - spiega Gallera - che mette ordine, con chiarezza, sulle norme vigenti in questa materia e ne introduce nuove decisamente al passo con i tempi e con le radicali trasformazioni della società avvenute negli ultimi anni. Il decesso di una persona cara, che sia un parente stretto, un congiunto o un amico, genera un contesto emotivo particolarmente delicato. È importante quindi supportare questa fase con un ambiente adeguato, personale preparato e opportunamente formato, regole certe e trasparenti, una forma personalizzata di assistenza sulle pratiche, le procedure e gli spostamenti della salma". "Ringrazio particolarmente la relatrice del progetto di Legge Simona Tironi per il lavoro svolto - conclude l'assessore - e tutti i tecnici regionali che hanno collaborato alla definizione di questo provvedimento".

Via libera alla sepoltura assieme agli amici a quattro zampe

La legge regionale prevede altresì la possibilità, con prescrizioni precise, di tumulare gli animali d'affezione nella stessa tomba del padrone, provvedimento contro il quale si è espresso il Pd. La Lombardia e' la prima regione italiana ad adottare una norma simile e il presidente della commissione regionale Sanita', Emanuele Monti (Lega), ha sottolineato che si tratta di "un risultato importante che deve fare scuola anche nelle altre regioni". Il provvedimento sostiene la possibilita' di essere sepolti insieme al proprio animale d'affezione, purche' quest'ultimo sia cremato e tumulato in una teca separata. Un ordine del giorno della Lega, poi, prevede che sulla lapide non siano riportati ne' riferimento ne' foto che richiamino la presenza dell'animale

Emendamento Lega per limitare le concessioni alle associazioni islamiche

E' stato approvato un emendamento avanzato dalla Lega affinché la concessione delle aree cimiteriali alle associazioni garantisca la ricezione di salme indipendentemente dal sesso, dall'etnia e dalla professione religiosa. A chiederlo e' un emendamento della Lega alla legge lombarda in materia di servizi funebri, approvata oggi dal Consiglio regionale della Lombardia, presentata per limitare le concessioni dei Comuni alle associazioni islamiche. Il primo firmatario e vicecapogruppo del Carroccio, Andrea Monti, ha sottolineato che "questo emendamento punta a mettere la parola fine a pratiche che tendono a ghettizzare, in una realta' pubblica, quella del cimitero, dove non dovrebbero esistere discriminazioni di sorta". Perche', attacca Monti, "capita che alcuni Comuni abbiano utilizzato la vecchia normativa regionale per assegnare in convenzione parti del cimitero ad associazioni, prevalentemente islamiche, cosa che legittima di fatto un utilizzo esclusivo di una determinata zona a persone solo e unicamente dello stesso culto". Tra gli esempi, il vicecapogruppo cita il Comune di Desio (MB) dove "e' stata stretta una convenzione con l'associazione pachistana locale per dare in gestione una parte del cimitero" e poi "Cesano Maderno (MB) che sta pensando di fare una cosa simile". Tuttavia, sottolinea Monti, "con la modifica proposta e approvata, se un'associazione vorra' stringere una convenzione, non dovra' operare alcuna discriminazione, ne' di sesso, ne' di religione o di etnia per la sepoltura di una salma". La finalita' dell'emendamento "e quella di garantire il cimitero quale struttura comunale aperta e a disposizione di tutti i cittadini del bacino, al pari di una scuola, di un ospedale o di un centro sportivo". Per l'esponente del Carroccio questa modifica si inserisce "nel rispetto dei principi generali di non discriminazione, ma anche al fine di evitare un'eccessiva frammentazione della struttura cimiteriale che, con l'attivazione di un numero non noto di convenzioni di tipo 'chiuso', come gia' sta accadendo in certe realta' rischierebbe in prospettiva di irrigidire eccessivamente l'offerta di posti liberi".

La proposta +Europa: sì a donazione alla scienza di parti del proprio corpo

Approvate anche due proposte avanzate  dal consigliere di +Europa con Emma Bonino Michele Usuelli: la prima che disciplina le modalità con cui i cittadini possono disporre l'utilizzo del proprio corpo, dopo la morte, per finalità di ricerca e studio; il secondo che consente di donare alla scienza anche le parti anatomiche riconoscibili frutto di interventi chirurgici, fino ad oggi destinate alla sepoltura. La legge italiana infatti, su questa materia, risulta particolarmente lacunosa, senza espliciti divieti, ma al contempo carente nelle norme attuative. Le proposte sono state accolte all'unanimità dall'Aula, salvo il voto il voto contrario, non motivato, del Movimento 5 stelle. "Con il voto di oggi" dichiara Michele Usuelli "si apre una pagina nuova e importante per la libertà di ricerca scientifica nella nostra Regione. Ringrazio  Giunta e Consiglio che hanno avuto la sensibilità di accogliere i nostri emendamenti migliorativi, scritti  con la collaborazione della sezione lombarda della Società  Italiana di Anatomia Patologica,  che renderanno effettivamente applicabili queste disposizioni contribuendo ad arginare  la triste pratica dell'importazione di cadaveri da altri Paesi per consentire agli studenti di esercitarsi. Da tempo il mondo della medicina e delle università chiedeva la possibilità di disciplinare l'utilizzo di parti anatomiche e cadaveri per finalità di studio e ricerca ed ora finalmente, almeno in Lombardia,  sarà possibile. Con questo voto ci allontaniamo dal Medioevo; mi auguro che altre Regioni seguano il nostro esempio. Non mi stupisce, purtroppo, il voto contrario del Movimento 5 stelle che conferma la sua linea di opposizione alla scienza al progresso e alla ricerca."

Cremazione e altri provvedimenti

Le regole sui servizi funerari, introdotti dalla legge regionale approvata dal Consiglio lombardo, prevedono nuove norme per la realizzazione degli impianti di cremazione finalizzate a sostenere la lotta all'abusivismo e a tutelare le piccole aziende del settore, con la conferma che la gestione dei cimiteri rimarra' in capo ai Comuni. Viene introdotta e riconosciuta la definizione del "centro servizi" inteso come impresa funebre che svolge attivita' in proprio e fornisce ad altre imprese funebri esistenti requisiti e servizi a norma di legge, e viene meglio definita e regolamentata l'attivita' di trasporto funebre. Infine, venendo incontro alle esigenze delle imprese in una logica di semplificazione burocratica, l'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attivita' funebre viene sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attivita' (SCIA).

Il primo obiettivo della legge e' quello di aggiornare l'impianto normativo allineandolo ai nuovi modelli organizzativi che hanno visto subentrare le ATS alle Asl e le ASST alle Aziende ospedaliere. In particolare si stabilisce che le attivita' di polizia mortuaria restino in capo alle ATS, mentre le competenze di medicina legale e necroscopica siano attribuite alle ASST. Le nuove disposizioni di legge confermano, come gia' previsto dall'art.35 del Testo unico, la possibilita' di dare sepoltura ai feti, specificando che cio' deve avvenire "su richiesta della donna". Le imprese che esercitano le attivita' funerarie devono disporre di una sede commerciale idonea, di almeno un carro funebre e di una adeguata autorimessa conformi alla normativa vigente, di un direttore tecnico nonche' responsabile commerciale, di un addetto alla trattazione delle pratiche amministrative (nel caso di apertura di ulteriori sedi oltre a quella principale) e di almeno quattro operatori funebri o necrofori in possesso dei necessari requisiti formativi e con regolare rapporto di lavoro continuativo e permanente. I soggetti che gia' svolgono attivita' funebre all'entrata in vigore della legge, avranno sei mesi di tempo dalla sua pubblicazione per adeguarsi ai nuovi standard richiesti. Per i "centri servizi" i carri funebri devono essere invece almeno due, e ci devono essere almeno otto operatori funebri o necrofori in possesso dei necessari requisiti formativi e con regolare rapporto di lavoro. E' poi vietata ogni forma di pubblicita' e promozione funeraria e cimiteriale a distanza inferiore ai 50 metri da strutture sanitarie, socio assistenziali, di ricovero e di cura pubbliche e private.

Abolito obbligo sepoltura embrioni

In Lombardia e' stato abolito l'obbligo di sepoltura degli embrioni. Con la riforma dei servizi funebri approvata oggi in Consiglio regionale, grazie a un emendamento presentato dal gruppo del Partito democratico, e' stato abolito l'obbligo di sepoltura per i "prodotti del concepimento", successivi a un'interruzione volontaria di gravidanza. In una nota il Pd lombardo sottolinea che "la precedente norma imponeva che venisse loro data comunque sepoltura ma in realta' la normativa era ovunque disattesa. La legge e' stata corretta per divenire piu' coerente con la prassi". Ora, in sostanza, "si e' stabilito che venga data sepoltura agli embrioni solo se richiesto esplicitamente dalla donna". Con questa modifica, commentano i consiglieri dem, si "riconduce alla volonta' e alla sensibilita' personale della donna la decisione di procedere alla tumulazione, senza piu' imposizioni per legge da parte dell'istituzione"

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