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Milano
Elezioni anticipate, c'è l'accelerata: Zingaretti pensa a Sala premier

Elezioni anticipate, c'è l'accelerata: Zingaretti pensa a Sala premier

Le incognite sono molte e Beppe Sala, non più tardi di ieri, ha affermato chiaramente che la sua prima scelta è quella di ricandidarsi alla guida del Comune di Milano. Dunque per adesso nessuna tentazione nazionale. A rimescolare le carte in tavola, però, c'è il malumore crescente all'interno dei gruppi parlamentare Cinque Stelle, che stanno costringendo Luigi Di Maio in un angolo scomodo e stanno ridando fiato ad Alessandro Di Battista e a Roberto Fico. La situazione è esplosiva, al punto che il Governo fibrillerà fortemente sul caso Rixi, il viceministro alle Infrastrutture che l'1 giugno andrà a sentenza e che per la Lega - come preannunciato dal capogruppo in Senato del Carroccio Massimiliano Romeo-, anche se condannato non si deve dimettere. Se il Movimento Cinque Stelle terrà duro, la crisi di governo potrebbe essere davvero dietro l'angolo. Con dunque un possibile ritorno alle urne già questo autunno. Il Pd per Statuto prevede che il proprio candidato premier sia anche segretario del partito. E quindi dovrebbe toccare a Nicola Zingaretti. Tuttavia, in ampie fasce della nomenklatura dem inizia a farsi strada l'idea di un dualismo conveniente tra Zingaretti, uomo di partito, e Beppe Sala, possibile uomo di Governo. E di conseguenza candidato premier del Partito democratico.

Beppe Sala ha ottenuto insieme al Pd risultati lusinghieri anche alle ultime elezioni europee, che lo hanno visto battere Salvini più o meno in tutta la città. In questo contesto Sala potrebbe essere l'alfiere di una sinistra assai radicale sui diritti, ma molto moderata e liberale per quanto riguarda le ricette economiche. Lo stesso risultato d Pierfrancesco Majorino, oltre 90mila preferenze, è di fatto un successo elettorale per Sala, che su Majorino si è pesato. Matteo Salvini è conscio della forza del sindaco di Milano e ha infatti spostato l'obiettivo sulla città.

Oggi il Corriere parla di Gianmarco Senna come possibile candidato sindaco o - comunque - sottosegretario regionale alla città di Milano. Per adesso non ci sono conferme in questo senso, anche perchè Gianmarco Senna registra opinioni contrastanti sul suo operato da consigliere regionale. Tuttavia l'indizio che la città reagisce più freddamente al messaggio salviniano di chiusura dei porti ed è viceversa più reattiva alle questioni economiche è arrivato forte e chiaro alle orecchie del Capitano. E se Milano è solitamente anticipatrice delle tendenze nazionali, ovviamente Nicola Zingaretti deve farci una pensata.

fabio.massa@affaritaliani.it

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