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Tour guidato a Milano: la travel designer batte ChatGPT. Per ora
Turismo a Milano

Tour a Milano: la travel designer batte ChatGPT. Per ora

La guida umana batte l'Intelligenza Artificiale di ChatGPT. Almeno per adesso. Almeno a Milano. E' l'esito del particolare esperimento a cui si è sottoposta una giornalista del prestigioso New York Times, Ceylan Yeginsu. Che è atterrata nel capoluogo lombardo, dove non era mai stata con un obiettivo. Trascorrere un giorno a Milano facendosi guidare dai consigli di ChatGpt. Affidandosi invece nel secondo giorno ad una persona in carne e ossa. Un test su uno scenario al quale guardano con attenzione molte compagnie turistiche.

La giornata a Milano con ChatGPT come guida

L'esordio dell'AI non è stato memorabile: la mattina ha condotto la giornalista in piazza del Duomo. Trovandola deserta. Non aveva preso in considerazione che si trattava del Primo Maggio, un giorno di festa. Interrogata in merito alla sua defaillance, ChatGPT ha risposto:  "Mi dispiace, non mi ero accorto che avevi intenzione di visitare Milano il 1° maggio. Come assistente di viaggio virtuale, cerco di fornire quante più informazioni possibili, ma a volte mi manca qualcosa. Mi scuso per gli eventuali disagi causati". Errore ripetuto tuttavia quando l'AI ha proposto alla turista una visita alla Pinacoteca di Brera, chiusa per festività.

Meglio il pranzo in Galleria ma la salita alle terrazze del Duomo è saltata perchè c'era troppa coda. L'Intelligenza Artificiale si è rifatta proponendo una visita non banale a San Maurizio al Monastero Maggiore prima dell'aperitivo. Quindi cena e hotel. La richiesta  di Ceylan Yeginsu era un  "boutique hotel di fascia media", l'intelligenza artificiale ha risposto con quattro suggerimenti. La giornalista ne ha scelto uno in piazza della Scala, risultato conforme alle aspettative anche se un po' troppo turistico.

Tour di Milano con una travel designer in carne e ossa

Il giorno dopo è entrata in campo una "travel designer", una specialista che ha ascoltato le richieste e le esigenze della giornalista. Ed ha subito guadagnato punti con la salita alle terrazze del Duomo. E la coda? E' bastato suggerire di prenotare da smartphone. Quindi un tour di destinazioni raggiungibili a piedi per percorsi meno mainstream. Visita a Villa Invernizzi ed ai suoi fenicotteri, quindi la Vigna di Leonardo e l'aperitivo sui Navigli in perfetto orario happy hour.

Il bilancio: meglio un amico del posto. Ma ChatGPT c'è H24

"Il servizio della consulente senza dubbio sembrava più personalizzato. Nessuna esperienza di viaggio è completa senza le raccomandazioni di un amico del posto", è il bilancio della giornalista statunitense. Che ha ad ogni modo apprezzato una caratteristica di ChatGpt: era disponibile 24 ore su 24.

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