Milano, 14 mar. (AdnKronos) - Eccellenze internazionali e ritardi cronici. L'Italia è il Paese delle contraddizioni e il settore 'verde' non è da meno: c'è la Montello spa che ricicla 800mila tonnellate di rifiuti all'anno in provincia di Bergamo e ci sono città del Sud dove i rifiuti giacciono nelle discariche in attesa di essere trasferiti. C'è un'imprenditrice del vino naturale come Antonella Manuli che protegge la terra, non irriga e non compra i trattori, ma vede gli incentivi destinati a chi fa l'esatto opposto. Il tempo, però, è scaduto e non è più tempo di tergiversare sugli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni, che rischiano di diventare un pericolo per la sopravvivenza della specie. La Fondazione Istud, insieme alla Rappresentanza Regionale della Commissione europea a Milano, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, ha fatto il punto sulla situazione con la seconda sessione di 'Future Energy, Future Green. Un viaggio che continua', cercando di capire, a due anni dall'accordo sul clima di Parigi, se qualcosa stia davvero cambiando. In Europa, da uno studio pubblicato su The Lancet, il clima, prima della fine del secolo, farà 100 mila morti l’anno, se non verranno adottate misure per contrastare l’inquinamento. In Italia, il catino della Valle Padana è una delle zone più torbide del Vecchio Continente: le città sono il punto di partenza per cambiare la mentalità dei cittadini, dalle aree verdi alle strategie per l'inquinamento. "Milano - sostiene Valentino Piana, direttore dell'Economics Web Institute - sta facendo molto con i servizi di mobilità alternativa e il free floating delle bici sarà decisivo: i blocchi definitivi della auto, però, dovranno arrivare quando tutti avranno in mano un'alternativa efficiente". La transizione verso forme di energia pulita sarà più rapida "se questa diventerà un business profittevole, capace di coinvolgere i grandi investitori e il settore finanziario". Per adesso, si possono finanziare piccoli progetti con il crowdfunding civico. Uno dei pionieri è la romana PlanBee, la piattaforma dove tutti possono contribuire a migliorare quartieri, città o intere isole, come Pantelleria, dove la startup ha lanciato una campagna per la riforestazione dopo gli incendi del 2016. "C'è un cambiamento in corso: le persone dimostrano maggior coscienza e maggior attenzione al tema dell'ambiente e della sostenibilità", spiega Armando Mattei, ceo di PlanBee. Lo scopo e lo spirito del crowdfunding "non è quello di sostituire l'azione dei comuni ma coinvolgere e sensibilizzare".
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