1 marzo 2019 - 14:34
Mafia: testimone giustizia Cutrò, 'Rocco non ha retto a voltafaccia Istituzioni'
Palermo, 1 mar. (AdnKronos) - "La morte dell'imprenditore antiracket Rocco Greco getta un'ombra su come le nostre Istituzioni hanno inteso e intendono sostenere gli imprenditori che resistono alle mafie". Lo ha detto all'Adnkronos il testimone di giustizia Ignazio Cutrò, commentando il suicidio dell'imrenditore di Gela. "Rocco Greco ha avuto il coraggio civile di interrompere, in un territorio come quello di Gela devastato dalla violenza e prepotenza della Stidda e di Cosa Nostra, l'odiosa catena del pagamento del pizzo - dice - Il suo coraggio e la sua dignità di padre e di imprenditore ha dovuto dapprima subire l'onta delle accuse, poi dimostratesi false, dei suoi carnefici per poi vedersi negare dallo Stato quel doveroso sostegno che si deve a coloro che denunciano le mafie". "Rocco - conclude Ignazio Cutrò - alla fine non ha retto al "voltafaccia" delle Istituzioni e alla fine ha pensato che la sua stessa vita fosse di ostacolo al futuro dei figli. Una decisione, quella del suicidio di Greco, dettata da un momento di fragilità umana ma anche dalla incapacità delle Istituzioni a sostenere pienamente gli imprenditori e commercianti. Si muore perché le mafie vogliono rubarti la speranza ma si muore anche perché ci si sente schiacciati da uno Stato incapace di comprendere e sostenere fino in fondo la tua scelta di ribellione alle mafie".