Roma, 15 apr. (Adnkronos) - "Il trattato del 4 aprile del 1949 avrebbe contribuito alla identità politica della Repubblica quale è ancora oggi". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Conferenza “I 75 anni della Nato: plasmando una nuova agenda transatlantica per la sicurezza e la pace in un tempo di trasformazione globale del futuro”. "Per apprezzare il valore di quella scelta -ha ricordato il Capo dello Stato- è necessario considerare la condizione in cui si trovava l’Italia alla fine della guerra. La Conferenza di pace di Parigi -attardata in antiche pratiche colpevoli di avere determinato, spesso, motivi di successiva ripresa delle ostilità– l’aveva esclusa da ogni circuito internazionale. Non sarebbe stata ammessa al Trattato di Bruxelles, non era membro delle Nazioni unite. Si coglie bene, quindi, il senso del nobile discorso pronunciato da Alcide De Gasperi alla Conferenza di pace, il 10 agosto 1946 e il lavoro incessantemente compiuto di sensibilizzazione nei confronti degli Alleati"."La partecipazione alla Nato era, quindi, anzitutto una adesione da parte della Repubblica ai valori di libertà della Carta Atlantica e, insieme, una scelta essenziale di reingresso nella vita internazionale. Vi si affiancava una opzione pragmatica che guardava agli Stati Uniti, per il declino del ruolo mondiale dell’Europa, di cui il tramonto dell’influenza britannica e francese era il segnale".
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