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Politica
Sud, Bussetti: più impegno, non più fondi. Di Maio: una fesseria, si scusi

E' polemica per le parole di ieri del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti in Campania, dove ha invitato le scuole del Sud a impegnarsi di piu' per recuperare il gap con quelle del nord, chiedendo "impegno, lavoro e sacrificio". A insorgere e' anche il Movimento 5 Stelle: "Il ministro Bussetti invita le scuole del Sud a impegnarsi di piu' per recuperare il gap con quelle del nord. Secondo lui non servono altro che impegno, lavoro e sacrificio per raggiungere l'obiettivo. Al ministro vorrei rispondere da insegnante del Sud prima ancora che da portavoce del Movimento 5 Stelle", attacca FB la senatrice Bianca Laura Granato, capogruppo in Commissione Cultura, secondo cui "liquidare il grave problema del divario tra scuole del Nord e scuole del Sud con un presunto atteggiamento da lavativi dei docenti meridionali e' scorretto oltre che grave". Duro anche il commento di M5s Campania, secondo cui "le parole pronunciate ieri a Caivano dal ministro Bussetti, oltre a offendere la Campania e l'intero Sud, ledono profondamente la dignita' di una categoria, quella dei docenti della nostra terra, che da decenni rappresenta una risorsa preziosa proprio per le regioni del Nord. Professionisti che con sacrificio e senso del dovere, ovunque abbiano lavorato, anche a migliaia di chilometri da casa, hanno trasmesso ai loro studenti i valori, la conoscenza e la cultura che hanno reso grande il Sud e l'intero paese. Offendendo loro - scrivono i consiglieri regionali del movimento - Bussetti ha offeso tutti gli studenti e i tanti lavoratori e professionisti che questi meravigliosi insegnanti hanno accompagnato nel loro percorso didattico. Uomini e donne che l'hanno girato in lungo e in largo l'Italia, lontano dalle loro famiglie, dai loro figli, verso i quali Bussetti dovrebbe mostrarsi soltanto grato. Prima di rimettere piede un'altra volta in Campania o in qualunque altra regione del Sud, dovrebbe recitare un profondo mea culpa e scusarsi con l'intera categoria di insegnanti. Altrimenti dimostra di non essere degno della poltrona su cui oggi siede". Non mancano poi le critiche dall'opposizione. Mara Carfagna (Fi) sottolinea: "Impegno e sacrificio invece di risorse e investimenti sull'edilizia scolastica e sul capitale umano, cioe' gli insegnanti? Le dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti sono offensive per l'intero Sud e, pertanto, irricevibili". Mentre Marco Boccia (Pd) annuncia che presentera' "un'interpellanza urgente in Parlamento cosi' il ministro, invece di offendere i cittadini del Sud, verra' in Aula a dirci cosa intende fare lui per la scuola italiana e per la scuola a tempo pieno al Sud che deve raggiungere gli stessi standard del resto d'Italia".  

Scuola: Bussetti, non disprezzo il Sud, e' ridicolo pensarlo

"Leggo post e commenti infiammati sulle mie parole di ieri ad Afragola, in Campania. Un video decontestualizzato che sta girando sul web viene usato per rappresentare un Ministro ostile al Mezzogiorno, alle sue donne e ai suoi uomini. E io non lo sono. Sarebbe ridicolo pensarlo". Lo scrive su Facebook il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, dopo le polemiche per le sue frasi sulla scuola del Sud chiamata a impegnarsi di piu' per "colmare il divario col Nord". "Una mia frase - sottolinea il ministro - e' stata estrapolata per farla sembrare un attacco. Faceva parte di un discorso piu' ampio. Guardiamo ai fatti. Da giugno sto girando l'Italia e sono stato al Sud molte volte. In Sicilia, in Campania, in Puglia, in Abruzzo, in Basilicata, ad esempio. Ci tornero' ancora. Per valorizzare il lavoro di tanti, docenti, presidi, genitori, ragazzi, che ogni giorno, con il loro impegno, fanno la differenza, che meritano la nostra attenzione. Ieri ero li' per questo. Conosco benissimo i sacrifici di migliaia di insegnanti spostati al Nord, a centinaia di chilometri dalle proprie case. Da Provveditore ne ho incontrati tanti. Conosco le realta' di eccellenza che sono al Sud, nella Scuola come nell'Universita' e nella Ricerca". Al Sud, rimarca Bussetti, "servono fondi, certo. Come ovunque. Ne sono consapevole. Ma so anche che da soli non bastano. E' quello che ho detto ieri. Occorre anche credere in se stessi, lottare, rimboccarsi le maniche. Bisogna saper utilizzare meglio le risorse economiche. Sono le persone a fare la differenza. E il Sud e' pieno di eccellenze. Dobbiamo puntarci e valorizzarle. Farle emergere. Utilizzarle come traino. Forse a qualcuno non fa comodo farlo. Ma le scuole che ho visitato ieri sono degli esempi". Il Sud, ricorda il ministro, "e' sempre stato al centro della mia azione. Ho risposto puntualmente alle richieste, anche di carattere economico, che mi sono arrivate in questi mesi. Sono intervenuto personalmente nell'IC "Giovanni Falcone" di Palermo, quartiere Zen, attivando un indirizzo di scuola superiore: partono a settembre due sezioni di alberghiero. Sempre in Sicilia abbiamo avviato un progetto di potenziamento dell'offerta formativa pomeridiana in tutte le province per combattere la dispersione scolastica. Sono fondi aggiuntivi del Miur che ho voluto personalmente investire. Sono il Ministro che ha finanziato la Scuola Superiore di Napoli, un sogno inseguito per anni. Che ora sara' realta'. Ho messo 2.000 cattedre per aumentare il tempo pieno che e' carente soprattutto nell'Italia meridionale. Stiamo facendo ripartire le assunzioni negli atenei, con benefici evidenti anche in quelli del Sud. Ho sbloccato 40.000 insegnanti di sostegno che specializzeremo in tre anni andando a risolvere un problema che attanaglia anche il Sud. A dicembre ho autorizzato la spesa di risorse per creare ambienti digitali in scuole che si trovano in contesti complessi, molte delle quali al Sud. E' un intervento importante e di spessore. Tutto si puo' dire - conclude Bussetti - tranne che io sia un Ministro che guarda con disprezzo al Sud. Credo che i fatti parlino da soli".

Scuola: Di Maio, Bussetti ha detto fesseria; chieda scusa

"Se un Ministro dice una fesseria sulla scuola, chiede scusa. Punto". Lo scrive Luigi Di Maio dopo le parole del ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, sulle scuole del Sud. Venire in una delle aree piu' in difficolta' d'Italia a dire - usando il 'voi' - che per ridurre il gap nelle scuole del sud 'vi dovete impegnare di piu'' farebbe girare le scatole anche ad un asceta. Figurarsi gli insegnanti!", scrive il vicepremier e ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio. E su Facebook incalza: "Caro Marco, siamo noi al Governo che evidentemente dobbiamo impegnarci sempre di piu'. Soprattutto sulla scuola, che richiede interventi storici per le condizioni veramente indegne in cui versano tante strutture. Ci sono genitori preoccupatissimi per lo stato degli edifici scolastici e ci sono studenti che fanno lezione in condizioni imbarazzanti. Siamo noi che dobbiamo fare di piu' e ogni cosa che faremo non sara' mai abbastanza". 

"Il personale della scuola fa un lavoro eccezionale da nord a sud. I docenti del sud, realta' che conosco bene, lavorano con il massimo impegno e fanno sacrifici da anni. Allo stesso tempo i fondi invece sono mancati. In nome dell'austerita' hanno prevalso i tagli agli investimenti anche nell'istruzione e nella formazione dei nostri ragazzi. Questo Governo si e' impegnato ad invertire questa tendenza, costi quel che costi. Ed e' arrivato il momento di far parlare i fatti", spiega Di Maio. "Bisogna iniziare a eliminare le 'classi pollaio', quelle dove alunni e insegnanti sono costretti a fare lezione in 30 - a volte anche di piu' - in un'aula, una piaga in particolare del sud. Questo e' un modo anche per valorizzare le competenze degli insegnanti, oltre a fare stare meglio i ragazzi. Ed e' solo il primo dei disegni di legge che dobbiamo portare a casa nei prossimi mesi. I miliardi di euro che abbiamo stanziato nel 2019 per l'edilizia scolastica devono essere solo l'inizio. I fondi per nuovi laboratori devono almeno raddoppiare. Quindi impegniamoci di piu' come Governo", aggiunge. "Tutto il Governo e tutto il Parlamento hanno solo da imparare da insegnanti, alunni, famiglie e tutto il mondo della scuola per come hanno resistito in questi anni a tutti i tagli e a tutti gli attacchi che hanno subito da parte dei vecchi Governi. Ci sono insegnanti che si svegliano alle 5 del mattino per preparare la lezione, per studiare e aggiornarsi, per conciliare i tempi del lavoro con quelli per la famiglia. Loro si' che hanno diritto di dirci 'impegnatevi di piu''. Noi no!", conclude. 

Scuola: presidi, inaccettabili parole Bussetti contro il Sud

"Quello che il Ministro - rappresentante del sistema scolastico nella sua interezza geografica - non puo' assolutamente fare e' delegittimare il personale "del Sud", utilizzando espressioni divisive che lasciano intendere che "nel Sud" non ci si impegna adeguatamente". Lo sottolinea l'Associazione Nazionale Presidi commentando le parole del ministro Bussetti sulla scuola nel Sud, chiamata a impegnarsi per "colmare il divario col Nord". "Che sia necessario impegnarsi in qualsiasi lavoro - ed in particolare in quello pubblico, pagato da tutti gli Italiani - noi dell'ANP lo abbiamo sempre creduto fermamente - commentano i presidi - Cosi' come crediamo, da persone di scuola, che il lavoro scolastico rivesta una importanza tutta particolare in quanto forgia il futuro della Nazione. Se il Ministro dell'istruzione ritiene che, nel settore di cui egli e' responsabile, qualcuno non si impegni a sufficienza, dispone di tutti gli strumenti per intervenire". Tuttavia, attacca l'Anp, "forse il Ministro ignora che, in molte aree "del Sud", le scuole sono l'unico avamposto dello Stato e che gli edifici scolastici (spesso malridotti, ma non certo per responsabilita' di chi vi lavora) sono gli unici su cui sventola con orgoglio il tricolore. Quelle scuole - o meglio, tutte le persone che vi lavorano: dirigenti, docenti, ata - evitano ogni giorno che tanti ragazzi cadano preda della criminalita' e consentono loro di coltivare la speranza di un avvenire onesto. Delegittimarle significa screditare tutto questo ed e' inaccettabile. Costituisce invece preciso dovere del Ministro impegnarsi per migliorare il servizio a livello nazionale e rafforzare, nel contempo, la fiducia dei cittadini verso di esso. Auspichiamo dunque che riesca a reperire le risorse economiche del caso e a dotare le scuole autonome di strumenti idonei per conseguire tale obiettivo".

Sud: Fratoianni, governo riferisca su ministro Istruzione Leghista

"Bussetti, ministro dell'Istruzione Leghista, a precisa domanda su cosa serva alle scuole del Sud per recuperare il gap da quelle del nord, dice: 'Impegno, sacrificio, ancora impegno'. Con quell'espressione ultimativa di chi e' proprio convinto, quindi, che le persone a cui si riferisce non abbiano mai fatto sacrifici e non si siano impegnati abbastanza. E' il solito, vecchio e stanco pregiudizio antimeridionalista di questi signori che potranno pure cambiare nome e mettersi il vestito buono, ma rimangono sempre quelli che insultavano i meridionali anzi i terroni". Lo afferma il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. "E pero', glielo diciamo noi a Bussetti - prosegue il deputato Leu - cosa serve, per iniziare, alle scuole del Mezzogiorno, visto che non lo sa: investimenti strutturali ad esempio piu' risorse, nuovi organici per evitare le 'classi pollaio'. Forza ministro dell'Istruzione Leghista e non dell'intero Paese, si impegni, lavori, si sacrifichi. In attesa che questo avvenga - conclude Fratoianni - pensiamo che il governo dovra' venire in Parlamento a spiegare queste sue avventate e inaccettabili parole". 

 

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