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Politica
Di Maio, la partita a scacchi del piccione

Avete mai sentito parlare di cosa significhi giocare a scacchi con un piccione? No? Se non lo sapete fate partire una semplicissima ricerca con google ed avrete l’aforisma cui mi riferisco.

Sempre restando in internet, Rousseau, la piattaforma di Casaleggio junior, è diventata un paravento atto solo a ratifiche di automi in cerca di obbedienza, speranzosi di un posto (al sole) di lavoro e questo senza che prima si guardino allo specchio per un esame di coscienza sulle proprie effettive capacità. 
Sempre per quanto riguarda la rete, i social sono frequentati da orde di accaniti smanettoni, maleducati che “ribaltano la scacchiera” se fai presente che questo movimento è irriconoscibile e se denunci che vi è avvenuta una sostituzione etnica (dall’umano al piccione quindi "specifica"). Ovviamente se adesso nel 5s ci sono i piccioni qualcuno sarà responsabile di averceli trasformati! Oppure gli attivisti/eletti sono stati sostituiti da delle copie identiche, stesso volto, stesso fenotipo, aventi però DNA politico alieno (del resto esistono insegnanti universitari (Sic!) che parlano di alieni a forma di volatile)! Qualora una traccia della precedente coscienza fosse rimasta nell’ospite (termine scientifico) e desse cenni di risveglio intervengono i trolls/influencer di partito che inviano il “comando remoto” per bloccare la presa di coscienza e questo attraverso commenti manipolatori che di norma dichiarano la purezza del M5s: apologeti quindi, e prezzolati!

In Parlamento centinaia di grillini (altro che “pentastellati”), se non fosse stato per Gianluigi Paragone, prendevano da tempo più carta moneta dei PD (ed intanto Beppe Grillo è passato improvvisamente dal “vaffanculo” al “dirò sempre sì” guarda caso proprio ora che è col PD... un  "obbedisco" un sì alla austerity).

Quando c’erano gli attivisti originali invece, quelli con cui avevo fatto attivismo 5 anni (anno 2012, nei sondaggi 5%), le regole erano ad esempio l’uno vale uno, la politica dal territorio, le riunioni, il taglio degli emolumenti e del numero dei parlamentari ecc, certo, il 90% di loro si capiva a cosa mirassero tuttavia l’atmosfera era ben diversa, si era formata una cultura del MoVimento.

Chi ha sostituito la cultura del MoVimento con quella del piccione? Perché è arrivato al subconscio degli attivisti/eletti (sono serissimo) un messaggio potentissimo che li ha “trasformati”, chi ha dato l’esempio sbagliato nel tempo portando gli aderenti a respirare opportunismo, leccapiedismo, verticismo e “fango”, ad intuire che in fondo è questa la linea più comoda che può cambiare la loro vita? Il mettersi in ginocchio (volendo essere educati)? Rispondo io: Luigi Di Maio e non da solo. 

Attualità: C’è la crisi iraniana contemporanea a quella turco-libica? Il capo politico è in vacanza in Spagna, può succedere (forse) ci sono le feste; Di Maio rientra e cosa fa? Opera per accreditare la nostra Nazione coi partner mondiali? No, incontra Zingaretti per discutere di legge elettorale cioè di poltrone (peraltro non per inserirla nella Costituzione come promesso da anni ma per crearne una che favorisca le due forze politiche, prassi consolidata da ormai 30 anni); risultato viene ignorato dagli USA, partner NATO.
 
Storia recente: Umbria, elezioni regionali cosa hanno prodotto le strategie? Una alleanza col PD pur di ottenere potere, risultato crollo verticale e polemiche sempre sulle poltrone (https://www.giornalettismo.com/m5s-umbria-dimissioni/).
Ed in Emilia? Sondaggi da bricioline di consenso con i vertici che volevano ripetere lo schema umbro o addirittura autoescludersi (dicono per non subire una disfatta, argomentazione paradossale molto più facile volessero favorire il Partito di Bibbiano…).
Tutto questo accade con un contorno dove, dentro la scacchiera, si muovono l’alfiere (l’alfiere è un prete) Conte, il cavallo (col proverbiale salto) Fioramonti, la regina Di Maio (sempre più fragile ed indifesa), il re Grillo (molto più simile al Marchese “io sono  io ecc ecc”), i pedoni (yes man ed espulsi), le Torri Toninelli e Giarrusso (sono belli grossi e vanno dal critico, all'incazzato) in un fantastico casino e ciò prima che tutto finisca per essere cosparso di materia organica proveniente dal simpatico volatile (che a onor del vero, almeno lui, in natura, in realtà spicca per intelligenza)…

Pensate se invece di questo spettacolo indecoroso avessimo potuto contare su una politica imperniata sulla identità individuale, cioè sulla coerenza e sulle capacità, sul rispetto dei valori, sulla valorizzazione della dignità umana dell'attivista/eletto! E’ sacrosanto ragionare ed agire come partito ma ciò non equivale a “dire sempre sì” a rivelarsi l'opposto di ciò che si doveva essere e nemmeno ad obbedire acriticamente a chi ha prostituito in brevissimo tempo decine di punti cardine (vero Beppe Grillo e oligarchia ad egli affine?).

Imboscate, invidie, sfregi, odiosi tatticismi atti a difendere il facile emolumento per non tornare  nella disoccupazione (come ammette lo stesso Grillo https://tv.liberoquotidiano.it/video/politica/13545667/beppe-grillo-retroscena-m5s-crisi-governo-muore-m5s.html).
Immaginate adesso uno scenario alternativo in cui fosse già partita una operazione verità per quanto concerne Bibbiano sulla falsa riga di quanto avvenne per Banca Etruria e per il Referendum Costituzionale, con un Di Battista neo leader che giri le piazze a rivelare ciò che i media non rendono noto (ne parlano pochissimo e senza approfondire, ad esempio è coinvolto un centro che in passato sembra svolgesse riti satanici con bimbi protagonisti https://www.nextquotidiano.it/hansel-e-gretel-bibbiano-onlus-bambini-lavaggio-del-cervello).
Immaginate nel frattempo un MoVimento "biodegradabilmente" mutato ma in modo funzionale agli interessi degli italiani  e più chiaro nelle linee guida http://www.affaritaliani.it/politica/di-battista-le-suona-a-grillo-il-m5s-e-diventato-la-flebo-del-pd-645118.html) .  
Diverso vero? Certo ciò non significherebbe conquistare la Regione Emilia Romagna e neppure tornare al 33% ma l'aria tornerebbe pulita e non viziata.
E’ falso che il 5s sia morto ed è falso che stia marcendo a causa dell’impatto con una realtà più difficile, quella “del governare”, questo fa comodo dirlo a chi ha sempre sperato nella sua fine; è mia opinione invece che siano state effettuate scelte sbagliate, siano state promosse dinamiche clientelari (in modo capillare, su tutto il territorio) e che servisse già da molto tempo, da almeno 3 anni, non solo un aggiornamento indispensabile e leale verso i cittadini ma anche un “reset” coraggioso... vero.
Scacco matto al piccione.
 
 
 
 
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