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Manovra, il governo ha posto la questione di fiducia alla Camera
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Manovra, il governo ha posto la questione di fiducia alla Camera

Lunedì 23 dicembre, alle 15.30, nell'Aula della Camera è in programma la prima chiama per appello nominale sulla questione di fiducia, posta oggi dall'esecutivo sulla manovra finanziaria. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Le dichiarazioni di voto si svolgeranno a partire dalle 14. Dopo la fiducia sono previste altre 19 votazioni. Gli ordini del giorno finora presentati sono 439.

Manovra: circa 150 gli odg presentati da M5s

Sono circa 150 gli ordini del giorno sulla manovra depositati dal Movimento 5 Stelle alla Camera. Lo si apprende in ambienti parlamentari.

MANOVRA: CONFESERCENTI, NEL 2020 GOVERNO SCRIVA QUELLA 'VERA' CON PARTI SOCIALI

Confesercenti auspica che da gennaio, si possa tornare subito a lavorare sulle questioni lasciate aperte dalla manovra e dai provvedimenti collegati. "Noi chiederemo interventi, in particolare, per il ripristino della cedolare secca sulle attività commerciali, che vorremmo correggere per essere più efficace per chi affitta e meno onerosa per le casse dell'erario; ma anche sull'anti-incendio per gli alberghi e ancora sulla lotteria dello scontrino, approfittando dei sei mesi di proroga del provvedimento". E' quanto afferma all'Adnkronos il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni. "Non c'è nulla per il rilancio dell'economia e della competitività, a partire dal turismo e dalla formazione. - osserva Bussoni - soprattutto, non c'è la riduzione fiscale che il sistema Italia attende ormai da anni. In compenso, si cede alla contraddizione di demonizzare il gioco e di usarlo allo stesso tempo per fare cassa". Dal punto di vista delle tasse, però, va comunque riconosciuto il blocco dell'Iva: ci siamo salvati da un maxi-aumento fiscale di oltre 20 miliardi di euro. Ora però - aggiunge - dobbiamo passare ad una visione di prospettiva, ed il nostro auspicio è che il cambio di passo annunciato dal governo per gennaio sia proprio questo: la riapertura del confronto con le parti sociali, associazioni e sindacati, per scrivere già dall'inizio del 2020 la vera manovra, quella che deve rilanciare la crescita del Paese oltre la fase d'emergenza".

Manovra, Fico: "Non ho violato il regolamento" 

Fico è finito nel mirino dei deputati di Lega, Fi e Fdi. Nei loro interventi hanno parlato di una situazione "gravissima  per il Paese" e accusato di censura il governo. "Un ramo del Parlamento ha subito una censura sulla legge fondamentale dell'anno: si tratta di un gravissimo vulnus per la democrazia", ha detto la relatrice di minoranza Rebecca Frassini (Lega) intervenendo in Aula. Il presidente della Camera ha respinto le accuse delle opposizioni di violazione del regolamento: "Anche io non sono contento dei tempi, non potrei esserlo né da presidente della Camera, né da deputato. Ho usato tutti gli strumenti possibili, non possiamo andare oltre perchè c'è il rischio dell'esercizio provvisorio e" la necessità "di mandare la legge al Capo dello Stato per firmarla. Io non ho violato in alcun modo il regolamento".

Manovra: FdI, con revisioni sostanziali deve tornare in Senato

"Questa è una manovra antipopolare che non interviene sulla spesa pubblica. Una manovra in deficit che punta ad accontentare qualche protettorato e a finanziare l’assistenzialismo di Stato ma non migliora la prospettiva futura della nostra Nazione. La maggioranza tradisce la fiducia degli italiani per la necessità di mantenere quelle poltrone che perderebbe qualora si andasse a elezioni". Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Marco Osnato che, intervenendo in aula sulla legge di Bilancio, avverte: "Se le revisioni a questa manovra saranno sostanziali, Fratelli d’Italia chiederà che il provvedimento ritorni al Senato per una ulteriore approvazione perché nessuno deve illudersi che accetteremo una violazione alle norme della democrazia".

MANOVRA: LOLLOBRIGIDA (FDI), 'DA MAGGIORANZA PEGGIORI ABITUDINI PRIMA REPUBBLICA'

''Prendiamo atto che governo e maggioranza hanno mutuato le peggiori abitudini della prima e della seconda Repubblica''. Lo ha detto a margine della riunione dei capigruppo Francesco Lollobrigida, presidente dei deputati di Fratelli d'Italia, che ha spiegato: ''Non solo i tempi d'esame della legge di bilancio sono stati contingentati come mai prima d'ora, ma la nostra richiesta di aumentare i tempi a disposizione per intervenire domani sugli ordini del giorno è stata respinta dal presidente della Camera Roberto Fico, arrivando addirittura a sconfessare se stesso visto che in precedenza aveva dato disponibilità ad esaminare la manovra fino al 29 dicembre". "Un fatto di una gravità inaudita che la dice lunga sulla considerazione e sul rispetto del Parlamento da parte del M5S. Quanto avevano dichiarato governo e maggioranza sul coinvolgimento delle opposizioni era del tutto falso: purtroppo lo spirito vacanziero ha prevalso sul rispetto delle più elementari regole del confronto democratico'', ha concluso Lollobrigida.

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