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Palazzi & potere
Macron nemico dell'Italia: questo è sicuro

Il presidente della repubblica francese Emmanuel Macron non solo dice una cosa e ne fa un'altra, ma in così poco tempo di presidenza si è già solidamente connotato come un permanente nemico dell'Italia, nonostante le periodiche, ma indimostrate, espressioni di considerazione nei confronti dell'Italia che invece tratta come se fosse il suo zerbino.

Il primo episodio (che emerge pubblicamente solo in questi giorni ma che ItaliaOggi aveva trattato per prima con un articolo di Giuseppe Corsentino dalla Francia) è la vicenda dei cantieri navali francesi Stx la cui maggioranza era stata acquisita dalla italiana Fincantieri dopo una lunga trattativa che non fu solo economica ma soprattutto politica, come capita spesso in Francia dove tutto, quando loro conviene, viene definito di interesse nazionale.

Per questo, scrive il Direttore di Italia Oggi Pierluigi Magnaschi,  nella trattativa (cosa inconcepibile in Italia per le imprese italiane destinate a essere vendute a imprenditori stranieri) intervenne personalmente l'allora presidente della repubblica François Hollande che, alla fine, concesse la sua approvazione pochi giorni prima che Macron venisse eletto. Costui fece subito il salto della quaglia, una settimana dopo essere stato plebiscitato all'Eliseo dove arrivò anche perché si era connotato (sapendo di barare) come europeista convinto. Macron era a tal punto iper-europeista che non solo lo aveva ripetuto in tutti i suoi discorsi elettorali, ma era anche arrivato far suonare l'Inno alla gioia (cioè l'inno europeo) prima dell'Inno nazionale francese, cioè la Marsigliese, che per i transalpini da sempre è una specie di Torah, intoccabile e indiscutibile.

Ebbene, solo una settimana dopo essere stato eletto, Macron annunciò di voler rivedere il contratto di cessione dei cantieri Stx perché, in sostanza, lui, l'europeista inossidabile, non voleva che essi finissero in mano a les italiens. Non lo ha certamente detto, lui che è così fine e sorvegliato nel linguaggio, ma ha sicuramente pensato ai macaroni e ai rital che sono i termini dispregiativi utilizzati (un tempo molto più di oggi, fortunatamente) per connotare, all'ingrosso, gli italiani. Fincantieri non è una società rital ma italiana, che fa parte di un paese europeo nel quale dovrebbe esserci la libera circolazione dei capitali.

Ma l'altro episodio che dimostra che l'atteggiamento dichiaratamente ed esplicitamente anti-italiano di Macron non è limitato alla vicenda (pur grave) dei cantieri Stx ma riguarda anche il summit che il presidente francese ha organizzato, senza dire niente a nessuno, fra il primo ministro del governo libico di unità nazionale Fayez al Sarray e il generale Kalifa Haftar che è il comandante (per conto suo; si tratta, in sostanza, di un'autonomina) è il comandante, dicevo, dell'esercito che controlla l'Est della Libia.

Insomma, per Macron le regole e i vincoli internazionali valgono per tutti gli altri e non certo per lui. Se questo è lo stile, c'è poco da fare le fusa nei suoi confronti da parte di Gentiloni che se la prende solo con gli austriaci che, anche sul piano dell'accoglienza dei migranti, hanno la stessa disponibilità di Macron che di accoglienza non vuole sentir parlare. Sarà un caso che in Francia Macron abbia già perso, in cento giorni, il 10% della sua popolarità presso i connazionali?

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stxfincantierisarrayemmanuel macronfranciamacronitalia





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