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Politica
Dalla via atlantica all'emergenza migranti: un anno di Meloni tra luci e ombre
Ursula Von Der Leyen e Giorgia Meloni

Governo Meloni, un anno di operato tra luci e ombre: l'analisi 

È passato un anno da quella domenica 25 settembre 2022 in cui il centrodestra a trazione Fratelli d'Italia vinse le elezioni politiche e Giorgia Meloni si trovò davanti la strada spianata per ricevere da parte del Presidente della Repubblica l'incarico di formare il governo.

In questo anno a Palazzo Chigi - anche se la prima candelina formalmente si spegnerà il 22 ottobre, data del giuramento - quella che si è autodefinita "underdog" - il termine inglese utilizzato per lo sfavorito in una gara sportiva - ha seguito, in politica estera, la via di un atlantismo convinto, con un sostegno chiaro all'Ucraina e la condanna della Russia per la sua "guerra di aggressione", così come ha preferito la prudenza nella gestione dei conti pubblici.

L'obiettivo, disse la leader di Fratelli d'Italia la sera della vittoria elettorale, "è far sì che gli italiani siano nuovamente orgogliosi di essere italiani". "L'Italia ha scelto noi e non la tradiremo", assicurò. Vero è anche che il percorso dalle urne a Palazzo Chigi non è stato privo di colpi di scena. Dopo solo un paio di settimane, infatti, si presentano i primi intoppi, con uno scontro con Silvio Berlusconi sulla formazione dell'esecutivo.

A causarlo, una foto 'rubata' di un appunto del Cavaliere al Senato in cui Meloni veniva definita "supponente, prepotente, arrogante e offensiva". "Mi pare che tra quegli appunti mancasse un punto, e cioè 'non ricattabile'", rispose a stretto giro di boa Meloni uscendo dalla Camera. Il foglietto di appunti di Berlusconi era stato messo sul banco da Berlusconi dopo il no alle richieste sul ruolo da ministra per Licia Ronzulli.

La tensione rientrò e pochi giorni dopo Meloni espose le linee programmatiche del governo in Parlamento, per ottenere la fiducia. Era il 25 ottobre. "Il nostro obiettivo - disse - è liberare le migliori energie di questa nazione e di garantire agli italiani, a tutti gli italiani, un futuro di maggiore libertà, giustizia, benessere, sicurezza. E se per farlo dovremo scontentare alcuni potentati, o fare scelte che potrebbero non essere comprese nell'immediato da alcuni cittadini, non ci tireremo indietro. Perché il coraggio, di certo, non ci difetta".

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