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FdI Puglia vs. Berlingerio su FSC e operato del Governo
Berlingerio

Botta e risposta tra Fratelli d'Italia Puglia e la direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio, sull'utilizzo del Fondo Coesione e Sviluppo e l'operato del Governo.

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Con una dichiarazione diffusa del capogruppo Francesco Ventola, a nome di tutto il gruppo regionale di Fratelli d'Italia, si punta il dito verso la direttrice, dopo un'intervista rilasciata alla stampa sul tema: "È fin troppo evidentente - si legge nella nota - che il ruolo di capo dipartimento allo Sviluppo Economico sta troppo stretto a Gianna Elisa Berlingerio che, evidentemente, aveva disegnato, insieme al suo mentore Emiliano, un altro futuro. Politico. Tant'è che nel 2020 si è candidata come consigliere regionale nella lista CON, già allora utilizzando il suo ruolo 'tecnico' per fare campagna elettorale. La mancata elezione ebbe come effetto risarcitorio la nomina a capo del Dipartimento. In quell'occasione segnalammo l'anomalia e la non opportunità...".

"Oggi di fronte all'intervista rilasciata da Berlingerio - continua la nota - non possiamo che constatare che il vero assessore allo Sviluppo Economico non è Alessandro Delli Noci ma lei. Perché un dirigente non fa politica e non rilascia interviste dove incita a 'combattere, combattere...' contro un Governo di qualunque colore esso sia."

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"Un capo dipartimento - concludono da FdI - dirige un settore assicurando la legittimità e la fattibilità delle proposte politiche che sono in capo all'Assessore, al Presidente e alla Giunta. Per questo motivo riteniamo che Berlingerio non sia adatta a un ruolo 'terzo' come sono quello di tecnico o di dirigente. Presenteremo una mozione per chiedere le dimissioni."

A rispondere, attraverso altra nota è la stessa Gianna Elisa Berlingerio dal fronte Strategia #mareAsinistra: “In merito alla strategia #mareAsinistra e alla reazione suscitata dalla sua illustrazione in una recente intervista, è opportuno dare qualche chiarimento".

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"Ben lungi dal voler attaccare il Governo - scrive Berlingerio - le mie parole erano quelle di chi si trova tecnicamente ad applicare le norme e registra una criticità. La circostanza che con il Fondo di coesione non si possano più finanziare i servizi (come per esempio quelli rivolti alla cura dell’infanzia o delle persone anziane o non autosufficienti) è, appunto, una criticità, peraltro sollevata da tutte le Regioni in sede di Conferenza e condivisa dalle strutture tecniche".

"Evidenziarla - sottolinea Berlingerio - ha lo scopo di condividere l’esigenza di una riflessione aggiuntiva e certamente non quello di creare tensione. Chi sta nelle amministrazioni pubbliche, sia come dipendente tutti i giorni a lavoro, sia come direttore di un dipartimento e quindi con un difficile ruolo di organizzazione e di raccordo con la politica, ha il dovere di rispettare le leggi, ma anche di trovare soluzioni e superare le difficoltà a favore della comunità amministrata".

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"L’indicazione della Giunta sulla strategia di attrazione dei talenti - spiega Berlingerio - è quella di far partire il processo partecipativo intorno al documento preliminare approvato e di coinvolgere tutti: istituzioni, imprese, parti sociali, terzo settore. Ma naturalmente prima di tutto la politica: sia maggioranza che opposizione in un confronto aperto e democratico, che consenta una scrittura condivisa con tutto il territorio anche in applicazione dei principi di collaborazione istituzionale fra i diversi livelli di governo.Il decremento demografico è un fenomeno nazionale: persino la Regione Emilia-Romagna ha perso circa 15.000 abitanti all’anno negli ultimi anni ed è corsa ai ripari con una legge sulla attrazione dei talenti pubblicata a febbraio del 2023". 

"Per attrarre cittadini (che restino, che ritornino o che arrivino) in un territorio - prosegue Berlingerio - è necessario assicurare un ecosistema di condizioni: il lavoro certamente, ma anche la qualità della vita che passa attraverso le infrastrutture materiali ed immateriali del territorio stesso. In questo ambito quindi i servizi sono da considerarsi una componente di cui si tiene particolarmente conto. Spero che questa sia una occasione per aprire un dibattito costruttivo che faccia il bene della Puglia ed, in questo caso specifico, delle persone che decidono di viverci”.

Sul tema si registra anche l'intervento del vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, che replica agli attacchi di esponenti politici del centrodestra contro alcune riflessioni proposte dalla direttrice del Dipartimento dello Sviluppo economico, Gianna Elisa Berlingerio, in un’intervista sulle modalità di utilizzo del Fondo di Sviluppo e Coesione disposte dal Governo nazionale.

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“Dire che la proposta di delibera del Governo Nazionale su “Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027. Imputazione programmatica” nega la possibilità di utilizzare le risorse dell’Fsc per finanziare servizi come gli asili nido, l’assistenza per gli anziani, la cura per i non autosufficienti - dichiara Piemontese - è un dato di fatto oggettivo, non una opinione personale. Di fronte a questa scelta sbagliata, che potrebbe avere conseguenze negative per tanti cittadini, sarebbe opportuno intervenire tutti assieme per apportare a quella delibera nazionale le giuste modifiche avanzate dal presidente (di centrodestra) della Conferenza delle Regioni e correttamente richiamate dalla direttrice del Dipartimento regionale Gianna Elisa Berlingerio”. 

“È dovere morale prima ancora che politico combattere affinché siano corrette decisioni che si valutano ingiuste e questo dovere deve avvertirlo, in modo più forte, chi ha le competenze migliori per esprimere questo giudizio in modo accurato e oggettivo: l’avvocato Gianna Elisa Berlingerio, che dirige un Dipartimento dinamico e performante della Regione Puglia e che è una manager pubblica molto stimata in Italia, ha il profilo più adeguato per qualificare una discussione decisiva per il futuro delle regioni italiane”. 

“Quella sull’utilizzo rispettoso dei dettami costituzionali e dei trattati europei - conclude Piemontese - è una discussione a cui ogni cittadino italiano ha il diritto e il dovere di partecipare, a maggior ragione chi ha gli strumenti culturali e il ruolo istituzionale per osservare come viene maneggiato il principale strumento finanziario, con cui sono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali".

(gelormini@gmail.com)
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francesco ventolafratelli italia fdi dipartimento regione pugliagianna elisa berlingeriogoverno operato








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