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Taranto, Giochi del Mediterraneo 2026 urge intesa tra Ferrarese e Melucci
Massimo Ferrarese e Rinaldo Melucci

Giochi del Mediterraneo 2026: serve un'intesa tra Ferrarese e Melucci

Il perdurante braccio di ferro tra Il Commissario Massimo Ferrarese e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci - proiezioni locali di quello tra Regione Puglia e Governo - non fa bene al percorso organizzativo dei Giochi del Mediterraneo 2026 previsti a Taranto: occasione per la Città dei Due Mari di dare ulteriore impulso al processo di riqualificazione, da tempo intrpreso per reagire alla morsa industriale del sidergico Ex-Ilva.

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Il Comitato Taranto 2026 continua a chiedere collaborazione leale e dialogo istituzionale nell'interesse della città e della regione stessa, e lo fa diffondendo una nota diretta a tutti i soggetti in campo. Anche in funzione della piega 'tendenziosa' che la vicenda rischia di prendere, se l'incidenza delle appartenenze politiche continuerà ad influenzare ogni processo decisionale in merito.

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"Il Presidente Emiliano - si legge nella nota - ha chiarito che la Regione Puglia è disponibile da sempre ad impegnare proprie risorse per gli impianti sportivi necessari a Taranto, utilizzando i fondi FSC non appena siano sbloccati dal Governo. Infatti Emiliano ha dichiarato, nella riunione con i ministri Andrea Abodi e Raffele Fitto, che, oltre all’iniziale impegno per 50 mln €, la Regione potrebbe aumentare il proprio contributo fino a 100 mln €, per consentire alla città di Taranto di realizzare l’impiantistica sportiva prevista, che consentirebbe anche un fondamentale effetto di rigenerazione urbana incrementando l’attrattività e la qualità urbana di una città in fase di profonda trasformazione e rinascita culturale".

"Ma, nonostante gli esiti della riunione svoltasi a Roma il 24 luglio scorso - si sottolinea nella nota - in cui i Ministri Abodi e Fitto, il presidente Malagò, il Governatore Emiliano e il Sindaco Melucci, auspicavano e garantivano massima collaborazione e unione di intenti, nonostante la scossa data da Malagò per chiedere una concreta collaborazione e consentire l’organizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo a Taranto nel 2026, il commissario di Governo Massimo Ferrarese anziché incontrare il Comitato Organizzatore e avviare una leale collaborazione istituzionale, continua a parlare attraverso la stampa e i giornali".

"In quella riunione sia il Ministro Abodi sia il presidente Malagò hanno chiarito, se ce ne fosse stato bisogno, che il Comitato Organizzatore Taranto 2026 è deputato all’organizzazione dei Giochi, mentre il commissario nominato dal Governo deve predisporre il programma delle infrastrutture ed impegnarsi a facilitare la realizzazione e adeguamento degli impianti sportivi".

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A tal proposito, il decreto a firma del sottosegretario Alfredo Mantovano cita testualmente: “Al fine di assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 … è nominato un commissario straordinario … Il commissario straordinario provvede ad informare periodicamente il Comitato Organizzatore dei XX Giochi del Mediterraneo sullo stato di avanzamento delle attività”. Inoltre “Il commissario straordinario, entro novanta giorni dall’atto di nomina, provvede alla predisposizione, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente a tale scopo destinate e sentito il Comitato Organizzatore dei XX Giochi del Mediterraneo, della proposta del programma dettagliato delle opere infrastrutturali occorrenti, ivi comprese quelle per l’accessibilità, distinte in opere essenziali, connesse e di contesto, con l’indicazione, per ciascuna opera, del codice unico di progetto, del soggetto attuatore, del costo complessivo, dell’entità del finanziamento concedibile, delle altre fonti di finanziamento disponibili e del cronoprogramma di realizzazione degli interventi”.

"Ebbene - si denuncia nella nota - dopo due mesi dalla nomina il commissario non ha mai incontrato il Comitato organizzatore e ha declinato vari inviti del Comitato e del Presidente Emiliano, per potersi incontrare e rispondere alle richieste dei Sindaci che rispondono esattamente ai compiti del commissario ovvero indicare i finanziamenti disponibili per ciascun intervento, indicare i soggetti attuatori e condividere un cronoprogramma realistico per redigere i progetti, ottenere i pareri tecnici propedeutici all’approvazione e appaltare le opere".

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"Il CONI e le Federazioni sportive (nazionali e internazionali) - si precisa ancora - hanno competenze esclusive sull’organizzazione sportiva delle varie discipline e, di conseguenza, precise competenze sulla scelta degli impianti sportivi necessari e idonei rispetto al livello della manifestazione. Tali competenze si esplicano attraverso il Comitato Organizzatore che è titolare e responsabile dell’organizzazione dell’evento. Dagli sport e dalla scelta dei relativi impianti sportivi discende tutta l’organizzazione logistica della manifestazione. Pertanto è fondamentale che il masterplan degli impianti sportivi sia rispondente ai requisiti delle Federazioni ed al piano redatto dal Comitato organizzatore e validato dal CONI e dal comitato internazionale".

"In definitiva - ribascono dal Comitato TA 2026 - il Commissario Governativo non può assumere decisioni senza consultare il Comitato Organizzatore e senza rispettare il masterplan approvato. D’altronde la collaborazione auspicata da tutti e richiesta, a parole, dallo stesso commissario Ferrarese come si può attuare senza incontrarsi e lavorare congiuntamente per l’obiettivo che tutti auspichiamo?"

"Il Comune di Taranto, città assegnataria dei XX Giochi del Mediterraneo grazie al dossier di candidatura presentato ed approvato dal Comitato internazionale - si ricorda - ha sottoscritto un contratto con la garanzia della Regione Puglia e del CONI e l’impegno del Governo a sostenere economicamente la manifestazione internazionale. E’ compito di tutte le istituzioni collaborare lealmente e con impegno per raggiungere l’obiettivo e consentire alla città di Taranto di rappresentare al meglio l’Italia".

"Dal momento dell’assegnazione, per oltre 3 anni, il Comune di Taranto con la Regione Puglia e il CONI hanno lavorato intensamente e, nonostante la pandemia, la crisi energetica e gli effetti della guerra in Ucraina - si evidenzia nella nota - moltissimo è stato fatto dal punto di vista organizzativo e sportivo, per la comunicazione e la promozione dell’evento nonché per il coinvolgimento delle Federazioni sportive nazionali e locali ed il reclutamento di centinaia di volontari con cui sono state organizzate finora oltre 20 eventi sportivi e culturali di cui 6 internazionali mentre per i prossimi anni sono previste ulteriori e più importanti test events per consentire a Taranto, agli sportivi e ai cittadini di tutte le città coinvolte nei Giochi di poter partecipare attivamente al grande evento del 2026".

"Ma l’obiettivo più importante dei Giochi - si afferma - è valorizzare l’identità di Taranto e raccontare la transizione socio-economica ambientale avviata attraverso i numerosi progetti infrastrutturali e strategici in corso per rigenerare la città e dotarla di servizi e dotazioni moderne e accoglienti. Tutti i Comuni hanno predisposto uno studio di fattibilità tecnico-economico necessario, per inserire gli interventi nel proprio “piano delle opere pubbliche”.  La gran parte dei Comuni si è anche attivato per sviluppare, a proprie spese, i progetti definitivi in attesa di ottenere le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi".

"Il Comune di Taranto ha redatto i 6 progetti più rappresentativi che sono in stato molto avanzato: la piscina olimpica, il centro nautico, le due palestre polifunzionali nei quartieri Paolo VI e Salinella e lo stadio Iacovone mentre per la pista di atletica i lavori sono già in corso".

"Per gli altri 4 interventi previsti a Taranto sono stati predisposti i progetti preliminari (DIP) che, trattandosi di adeguamenti di impianti esistenti, possono essere resi esecutivi in poco tempo laddove fossero disponibili le necessarie risorse. Tutto ciò è stato fatto dal Comune con il supporto economico della Regione Puglia senza avere la certezza del finanziamento statale che tarda ancora ad essere messo a disposizione del Comune".

"Si evidenzia - contnua la nota - che senza la necessaria copertura finanziaria per la realizzazione delle opere non è consentito approvare i progetti né tantomeno sviluppare i progetti esecutivi che richiedono preliminarmente l’acquisizione dei pareri tecnici degli enti competenti, la verifica e la validazione degli stessi. E’ chiaro che senza le risorse statali, impegnate dal Parlamento fin dal marzo 2022, non è possibile procedere con le progettazioni e con l’appalto dei relativi lavori".

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"Da mesi stiamo sollecitando le risorse per poter ultimare e definire dettagliatamente i quadri economici dei vari progetti ma, anziché dare risposte e mettere i Comuni nelle condizioni di operare correttamente, il commissario continua a richiedere progetti che non sarebbe neanche in grado di valutare non avendo una struttura tecnica in grado di farlo".

"Inoltre - conclude la nota - è necessario stabilire quali debbano essere i soggetti attuatori, qual è il soggetto che procede alla convocazione delle conferenze di servizi approvative dei progetti oppure alla richiesta dei pareri tecnici necessari; chi debba procedere all’approvazione dei progetti e con quali modalità si debbano svolgere le gare di appalto dei lavori".

"Senza un chiarimento su questi aspetti ed un’indispensabile collaborazione istituzionale fra Commissario, Organi statali, Regione Puglia e Comuni interessati, non è possibile procedere tecnicamente e amministrativamente. Ad ogni buon conto organizzeremo un’apposita presentazione pubblica dei progetti, al fine di dimostrare il corretto operato e l’impegno del Comune di Taranto e della Regione Puglia".

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato in precedenza: Giochi del Mediterraneo Taranto Emiliano: 'Puglia pronta a intesa col Governo'

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