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Roma
Casamonica, morto in carcere il boss Ferruccio: era stato condannato a 25 anni
Gli arredi delle ville dei Casamonica

Ferruccio Casamonica è morto in carcere a Lecce dove stava scontando una pena di 25 anni per Mafia. Nato ad Avezzano, settantatre anni compiuti a dicembre, stava scontando la pena in primo gradoper associazione mafiosa nel processo "Noi proteggiamo Roma" che si andava a sommare a una vecchia questione giudiziaria per usura.

Era considerato al vertice del clan sinti della Romanina, parente di Vittorio diventato famoso per i fastosi funerali alla chiesa di Don Bosco.

Morto in carcere 

Un decesso giunto al culmine di condizioni di salute che sono andate via via peggiorando e che avevano spinto, già in passato, l'avvocato della famiglia, Antonio Filardi, a fare richiesta per i domiciliari. A fine 2022 due periti del tribunale di Roma avevano però certificato che le condizioni di salute di Ferruccio Casamonica erano compatibili con la detenzione in carcere. Una nuova richiesta era stata formulata a novembre 2023, in questo caso per la condanna definitiva, all'ufficio di sorveglianza.

Richiesta di scarcerazione

Richiesta rigettata tre mesi dopo, a fine gennaio: "Si evince che le condizioni cliniche dell'istante, nonostante le patologie da cui è affetto, appaiono mediocri, ma che lo stesso risulta in regolare trattamento farmacologico e monitoraggio clinico, usufruendo inoltre di assistente alla persona".  La richiesta era stata quindi trasmessa al Tribunale di Sorveglianza che nella giornata di domani, 14 marzo, si sarebbe pronunciato in via definitiva.

L'aggravamento clinico

Ieri martedì 12 marzo, le condizioni di Ferruccio Casamonica sono peggiorate ed è sopraggiunto il decesso. Il boss dei Casamonica ha infatti accusato un malore e si è reso necessario l’intervento sul posto dei sanitari del 118:. Al momento dell’arrivo dei soccorsi, l’uomo era già in condizioni precarie e per lui non c’è stato altro da fare, se non, dopo i tentativi di rianimazione, constatare l’avvenuto decesso. Ferruccio Casamonica si trovava a Lecce da poco più di un anno, dopo essere stato tre anni a Catanzaro e per un breve periodo a Bari.

Il fratello di "Re" zio Vittorio

Ferruccio era il fratello di Vittorio Casamonica, il Re che fu omaggiato alla sua morte con i famosi funerali con tanto di lancio di petali di rosa dall'elicottero, musica del padrino e carrozza trainata da sei cavalli. Il funerale fece il giro del mondo. 

Così intimidiva le vittime

“Te darei 'na bastonata in testa, te spaccherei la testa! Le mascelle te romperebbi io! Tu non lo sai chi sono. Io ti porto via a te”. Con queste parole, prese dalle intercettazioni durante il processo Gramigna, mettevano in risalto la pericolosità criminale del capoclan.

 

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