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Roma
Fioramonti ministro assediato, la sedia traballa ma non crolla. Le carte

di Beatrice 241 *

Lorenzo Fioramonti, assediato dai social e dagli avversari politici, lotta per mantenere la poltrona del Miur. Tra scuse, più o meno sentite, tasse sulle merendine e crocefissi sostituiti da cartine geografiche, tutto di un tratto l’hashtag #fioramontidimettiti è diventato virale. Infatti, il Ministro, portatore, a suo dire, di un pensiero nuovo, si trova incalzato dai forconi di una “nuova inquisizione”.

Fioramonti è una sorta di choc antropologico in un Governo che, seppur progressista, è più votato ad un’azione soft e calibrata. Ma d’altro canto, mentre il Ministro chiede di rivedere la Storia, per raccontare finalmente non solo le gesta degli eroi dediti alla conquista, gli altri membri del governo, che forse la prima seria di questo racconto non l’hanno seguito attentamente, proprio non riescono ad avvertire l’urgenza di studiare delle “puntate” nuove, quelle che narrano la Storia dell’umanità che non ha fatto storia. A questo punto solo mie napoletane potranno svelarci se Fioramonti resta a fare il Ministro, oppure anche la sua foto al Miur, come il crocefisso nelle classi, sarà a breve sostituita da una cartina geografica.

Fioramonti è del segno del Toro (29 aprile 1977), ed è quindi nella sua natura combattere per la conservazione della Terra, del cibo ma anche degli affetti e dei denari. Odia gli sprechi, combatte il superfluo e lo fa armandosi contro chi, o cosa, ha un atteggiamento non rispettoso del bene comune.

Le carte aggiungono poi ancora dei particolare sul suo stato generale, caratterizzato in quest’ultimo periodo, dal cambiamento. Un cambiamento che è arrivato a toccare anche le corde più profonde del suo animo che è alla ricerca di azioni e percorsi da intraprendere per realizzare la sua evoluzione futura.

I semi successivi mi parlano di lotte per la difesa di quanto ha conquistato e gli raccomandano di non dimenticare mai di essere, ancor prima che abile, scaltro per rimanere in piedi. Il nuovo anno porterà stabilità, ma solo per un periodo breve poi, per forza di cose, il ministro Fioramonte dovrà tornare a indossare l’armatura per riprendere la battaglia. I nemici peggiori? Stanchezza, noia e insoddisfazione: è triste parlare a chi non vuole, e non sa ascoltare.

Subito dopo, nella stesa arrivano delle carte di bastoni a chiarirmi che il suo lavoro continua, non ci sono interruzioni, anzi ci sarà un colpo di fortuna e delle occasioni che saranno in grado di illuminare il Ministro con la luce giusta. Grazie a ciò, nonostante tutto, arriveranno anche delle soddisfazioni, ma non saranno esattamente quelle sta aspettando.

Le mie napoletane consigliano a questo punto il massimo impegno, lavorando non tanto per rendere al meglio nell’attività di oggi, quanto per gettare delle solide basi per quella che arriverà domani. Bisogna non perdere mai di vista l’obiettivo e come Lorenzo Fioramonti ama citare: “Non conta a quanta velocità vai, l’essenziale è percorrere la strada nella direzione giusta”.

Quindi per riassumere: la sedia del Ministro traballa, ma non cade. Questa però è solo una sorta di ponte per andare al di là del fiume verso impegni diversi che il Ministro sceglierà per concretizzare un sogno, quel sogno che rappresenta la vera realizzazione del suo progetto di vita lavorativa e non.

* Beatrice 241 è una donna fervente cattolica, appassionata di lettura delle carte - Beatrice 241 su FB

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